"La grande maggioranza dei nostri ragazzi non è succube di bulli e sfruttatori". Con queste parole Monsignor Cesare Nosiglia commenta alcuni recenti fatti di cronaca avvenuti a Torino e nell’area metropolitana, che hanno portato ancora alla ribalta i problemi legati alla violenza e allo sfruttamento dei giovani.
"Sono episodi gravi e preoccupanti", commenta l'arcivescovo di Torino, "perché dimostrano un atteggiamento che distrugge la libertà e cancella la dignità delle persone, soprattutto negli anni delicati della formazione".
Nosiglia chiede poi di generalizzare i fenomeni, anche se "la cultura dominante propone continuamente modelli basati su violenza e inganno". Il Monsignore invita poi i giovani a non aver paura e a "non lasciare soli i compagni e gli amici. In tante occasioni una parola di sostegno, la vicinanza in un momento di difficoltà, aiutano a capire i rischi che si corrono, e ad evitarli".