"La candidatura Unesco per la Sacra di San Michele è un riconoscimento per la cultura della Val Susa"

La candidatura della Sacra di San Michele a sito Unesco è il giusto riconoscimento al monumento simbolo del Piemonte. Auspichiamo che le belle parole sentite oggi durante la presentazione del progetto non rimangano solo impegni sulla carta, ma costituiscano il primo passo per tornare a considerare la Val di Susa luogo di cultura e di conservazione di memoria storica.

Un'immagine positiva che contrasta con quella proposta per anni da tutte le forze politiche Sì TAV, ovvero un territorio da devastare per farne un corridoio per le merci.

Ora è necessario lavorare concretamente per porre severi vincoli che impediscano di deturpare ulteriormente il territorio valsusino. Qualsiasi ulteriore intervento che comporti cementificazione e devastazione renderebbe poco credibili gli impegni annunciati oggi dall'assessore Parigi e da tutti i soggetti coinvolti nell'iter di candidatura. Così come già poco credibile appare l'impegno di promozione e valorizzazione della via Francigena, già interrotta dalle reti del cantiere TAV militarizzato.