Piazza Castello a Torino è invasa da decine di taxi. Oggi i sindacati FIt Cisl taxi, Uil Trasporti taxi, Ugl taxi, Federtaxi Cisal, Usb taxi, Uti, Unica Cgil, Unimpresa hanno proclamato uno sciopero dalle 8 di mattina fino alle 22 di questa sera, giovedì 23 marzo.
La protesta, che si svolge in numerosi capoluoghi d'Italia, è l'ennesima manifestazione contro un emendamento del decreto legge “Milleproroghe”. In pratica verrebbe cassato l’articolo 29-uno quater della legge numero 14 del 2009, che differenzia l’attività di noleggiatore da quella di tassista.
Di fatto verrebbe sdoganato il servizio tramite App, che aprirebbe la strada alle multinazionali e favorirebbe, secondo i tassisti, Uber e i Noleggi con conducente.
Ieri le organizzazioni sindacali hanno avuto un incontro al Ministero dei Trasporti, nel corso del quale è stata presentata una bozza di decreto su misure "tese ad impedire pratiche di esercizio abusivo del servizio taxi e del servizio noleggio con conducente o, comunque, non rispondenti ai principi ordinamentali che regolano la materia”.
Le Associazioni hanno chiesto alcuni giorni per presentare osservazioni.
"Abbiamo deciso di confermare lo sciopero", spiega Valter Drovetto, segretario nazionale UGL Taxi, "ritenendo che quanto detto dal Governo non sia una garanzia sufficiente".
"Abbiamo chiesto di toglierci la pistola puntata alla tempia, proseguiremo a protestare finché non verrà fatto", conclude.
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