Pista ciclo-pedonale Baden-Powell e area all’angolo tra corso Svizzera e via Pianezza, due zone della Circoscrizione 4 che necessitano di riqualificazione. I due temi sono stati oggetto di interpellanze presentate in Consiglio Comunale dal consigliere Silvio Magliano.
"Per quanto riguarda la pista ciclabile", spiega l'esponente dei moderati, "costata alla Città oltre 300mila euro e chiusa dallo scorso ottobre a causa delle condizioni di sporcizia e degrado incompatibili con l’utilizzo, nonché per la mancanza o per l’inadeguatezza, in più punti, delle barriere di sicurezza lungo le sponde della Dora, oggetto di azioni vandaliche, mi auguro che possa essere al più presto restituita alla cittadinanza".
"È assurdo", prosegue Magliano, "oltre che antieconomico, che, a causa degli oggettivi problemi di quel percorso, la Città preferisca chiudere la ciclabile piuttosto che cercare di trovare soluzioni efficaci. Non credo sia motivo di sorpresa il fatto che nell’area circostante l’Amedeo di Savoia vi siano tossicodipendenti. Forse sarebbe stato opportuno agire prima, per esempio dotando il percorso di un’illuminazione migliore, e prevenire il problema".
In Sala Rossa si è poi parlato dell'ex distributore Eni. L'assessore Guido Montanari ha ipotizzato quattro anni per la riconversione, uno per il via libera all’abbattimento della struttura e tre per lo svolgimento effettivo dei lavori.
"Sono davvero troppi."- ha commentato Magliano, che ha proseguito: "Mi auguro che il permesso da parte degli Uffici del Comune arrivi in tempi ragionevoli. Sarà mia cura monitorare la situazione".
"Tanti torinesi hanno investito in quella zona di Torino e ora cominciano a essere stufi dei tanti disagi e dell’inaccettabile degrado. Il progetto di riqualificazione di quell’area era ed è interessante, ma finora è stato messo in atto solo in parte. Il rischio, se non si agisce in fretta, è che il valore degli immobili acquistati dai cittadini che in quella zona hanno creduto e investito cominci a calare", conclude Magliano.