Il Consiglio comunale ha approvato all’unanimità una mozione sul tema dell’adozione del software libero e dei sistemi informatici sicuri (primo firmatario, Federico Mensio del M5S).
Mensio ha illustrato l’atto di indirizzo, dicendo: “Quando parliamo di software libero non intendiamo qualcosa di gratuito ma qualcosa che sia libero di essere riusato, migliorato, ridistribuito a piacimento.
Il software libero risponde all’interesse pubblico sotto molti aspetti: apporta benefici in termini economici; rende indipendente il software dall’hardware; mutualizza i costi con altre pubbliche amministrazioni; è uno strumento utile a favorire la partecipazione e la crescita socio culturale dei cittadini.
E coinvolge un ulteriore aspetto fondamentale, la proprietà dei sistemi e dei dati e la sicurezza. Per dirla con Stallman: “La P.A. non fa operazioni informatiche per il proprio piacere, lo fa per le persone e quindi ha il dovere morale di mantenere il controllo sull’informatica, in modo che non vada a finire in mano a terze parti”.
L’attività digitale del nostro Comune deve essere innanzitutto trasparente, controllabile e sicura per servire i cittadini e proteggerli.
Un auspicio, infine: Torino può diventare il polo dello sviluppo del software e dei sistemi liberi e aperti, il motore di una nuova rivoluzione digitale”.





