I danni all'agricoltura nel Parco della Mandria, provocati dalla proliferazione incontrollata dei cinghiali, stanno aumentando in modo esponenziale.
A denunciarlo è Confagricoltura Torino, che spiega: "Gli ungulati qui trovano il loro habitat naturale e provocano danni ingenti alle coltivazioni anche nelle aree attigue, rappresentando un problema sempre più grave per le imprese agricole".
Ogni anno qui vengono effettuati oltre 600 abbattimenti. "Un numero che pur consistente", commenta l'ente, "non è sufficiente per contenerne la diffusione. Gli agricoltori danneggiati possono ottenere solo in minima parte il risarcimento".
Ieri alla Mandria di Venaria Reale si è svolto un incontro convocato dall’Ente Parco su richiesta di Confagricoltura. “Abbiamo chiesto al consiglio d'amministrazione dell'Ente Parco – dichiara il direttore di Confagricoltura Torino Ercole Zuccaro - di assumersi la responsabilità politica della situazione e di intervenire con urgenza nei confronti della Città Metropolitana e della Regione, chiedendo anche il coinvolgimento della Prefettura, per ottenere la possibilità di adottare interventi straordinari per fronteggiare l'emergenza. La popolazione di cinghiali nel Parco della Mandria e nelle aree attigue deve essere ricondotta a livelli accettabili, tali da non sconvolgere l'equilibrio ambientale com’è avvenuto nel recente passato".
"Gli amministratori dell'Ente Parco – aggiunge Zuccaro - hanno dimostrato di aver compreso il problema e ci hanno assicurato il loro intervento. Da parte nostra continueremo seguire con attenzione la questione, con la consapevolezza che la proliferazione incontrollata di ungulati ormai rappresenta un problema non soltanto per l'agricoltura, ma anche per le popolazioni”.