La campagna piemontese di raccolta firme a sostegno della proposta di legge per la legittima difesa, avanzata dal Movimento Nazionale per la Sovranità, si è aperta ieri mattina in Via Garibaldi a Torino.
“Il nostro è un movimento di destra sovranista. Vogliamo raccogliere il mondo della destra e incanalarlo su posizioni di difesa e sovranità nazionale popolare. Riteniamo che senza una dura critica all’Unione Europea, agli effetti negativi della globalizzazione, all’immigrazione clandestina, non si riesca a salvare l’Italia dalla crisi economica e civile che sta vivendo in questi anni”. Nel contesto variopinto di Piazza Castello, poco distante dai carrellini dei Testimoni di Geova, Gianni Alemanno, Segretario Nazionale del neonato Movimento per la Sovranità, ha presentato il testo di legge e i dati sulla sicurezza in Piemonte. Al banchetto con lui anche Marco Botta, coordinatore regionale del MNS, e Gian Luca Vignale, presidente del gruppo consiliare del MNS in Regione Piemonte.
La proposta di legge è stata depositata presso la Corte di Cassazione. Se accolta e raggiunte le 50mila firme necessarie, andrà discussa in Parlamento.
In agenda per la tarda mattinata, una visita al campo rom di via Germagnano: “Ne ho una vasta esperienza, risalente a quando ero sindaco (di Roma, nda): ho chiuso 7 campi nomadi tollerati e fatto circa mille sgomberi di accampamenti abusivi. Le amministrazioni comunali devono dare una risposta che porti alla messa a controllo di questi campi e alla loro progressiva chiusura. No alle zone grigie di legalità”.
Scattata con il congresso del 19 febbraio scorso, il MNS è nato dall’unificazione de La Destra di Storace e di Azione Nazionale: “Vogliamo riunificare il centro destra su posizioni chiare, senza compromessi al ribasso. Unità ma chiarezza: ecco perché puntiamo molto sulle primarie, che permetterebbero di scegliere non solo il candidato ma anche la posizione prevalente all’interno del centro destra”.