Il 12 aprile è una nuova giornata di sciopero contro i tagli della Dussmann sui servizi di pulizia e logistica dei maggiori ospedali di Torino. Dalle ore 9.00 ci saranno presidi davanti agli ospedali Martini, Sant’Anna e Molinette.
Come è noto, Dussmann ha vinto i nuovi appalti di pulizia, sanificazione, e logistica di Molinette, Sant'Anna, Regina Margherita, San Giovanni Vecchio, San Vito, Valdese, Oftalmico, Martini e presidi col 33% di ribasso sull'offerta economica. E vuole ridurre del 33% le ore di contratto delle lavoratrici e dei lavoratori.
Lo ha già fatto dal 1° marzo 2017 alla ASL To 1 (Martini, Oftalmico, Valdese e distretti) portando il caos, imponendo la riduzione con il ricatto occupazionale (o firmi o non ti prendo!) e lo farà dal 1° maggio 2017 (grazie ad una proroga di un mese) al Sant'Anna e al Regina Margherita. Ci proverà alle Molinette con i vecchi dipendenti, minacciandoli di trasferimenti, misure disciplinari, licenziamenti discriminatori, così la sanità piemontese - su questi nuovi appalti - risparmierà più di tre milioni all'anno. La regione Piemonte non ha intenzione di rimetterli in discussione, per motivi di bilancio, ma le ricadute sociali, occupazionali e sanitarie saranno pesanti.
Sanitariamente con il peggioramento qualitativo del servizio e il rischio di aumento delle infezioni nei nostri ospedali e nei presidi sanitari territoriali. Socialmente viene colpito un lavoro prevalentemente femminile, part-time, di basso reddito: parliamo di lavoratrici che sono ormai, con la crisi, il maggior sostentamento per le loro famiglie. Con questi tagli si colpisce il lavoro delle donne due volte: da una parte sul reddito, dall'altra nella vita con i continui cambi turno, minando la possibilità di assistere figli, nipoti e parenti malati.
Detto altrimenti: questi tagli sono sessisti e discriminatori perché colpiscono mortalmente l'autonomia delle donne che lavorano e che gestiscono le loro famiglie. Non siamo ad un semplice attacco al diritto del lavoro, ma ai diritti e alle conquiste delle donne di questi decenni. Lo abbiamo visto in questi giorni di proteste e di sollevazione del personale alle Molinette. Provvedimenti disciplinari di massa, denunce e licenziamenti ritorsivi. La bilancia della giustizia sembra pendere dalla parte di chi comanda. Anche per questo è stato proclamato un nuovo sciopero.