Dopo le varie vicissitudini che hanno caratterizzato la gestione degli spazi ad uso commerciale realizzati presso il Movicentro di Chivasso, svanita la possibilità di realizzarvi un ristorante didattico in collaborazione con l’Istituto alberghiero “Albertini”, l’Amministrazione comunale, guidata dal sindaco Libero Ciuffreda, ha espresso parere favorevole al progetto che prevede l’utilizzo dei locali del Movicentro per aumentare lo spazio a disposizione della vicina biblioteca civica MOviMEnte.
Il parere positivo è arrivato dopo l’attento esame, da parte della Giunta, della relazione preparata dagli uffici competenti e dallo studio di fattibilità predisposto dall’Ufficio Tecnico.
Il ruolo di centro culturale e aggregativo che MOviMEnte ha assunto nel corso degli anni, pone quotidianamente gli operatori della Biblioteca a confrontarsi con le esigenze dell’utenza e delle numerose associazioni cittadine che fruiscono degli spazi messi a disposizione nella struttura. Esigenze che, in maniera altrettanto evidente, tenderanno ad aumentare qualora il progetto di trasformare la Biblioteca di Chivasso in una delle biblioteche polo d’area all’interno dello SBAM dovesse andare a buon fine, poiché il ruolo di capofila tra le biblioteche dell’area che si andrebbe ad assumere, necessiterebbe di spazi ad hoc necessari per le attività di coordinamento.
Con l’esperienza maturata dalla sua apertura nel 2013 ad oggi, si può affermare che gli spazi attualmente a disposizione spesso non sono sufficienti ad assecondare le richieste e le necessità dell’utenza: per esempio, gli 80 posti dedicati a studio e lettura, non sono più sufficienti ad accontentare i numerosi studenti (liceali e universitari in particolar modo) che ogni giorno utilizzano la Biblioteca per le proprie attività.
All’interno del MoMe gli spazi sono sempre più spesso usati da associazioni e istituzioni per attività temporanee e continuative come ad esempio gli incontri dell’Associazione “Carla Boero”, le attività della Società di Studi Chivassesi, lo sportello Dislessia, i corsi di greco e latino dell’Unitre.
Ogni mese, poi, in biblioteca si svolgono tra le 10 e le 15 attività (corsi, incontri, mostre, conferenze, presentazioni librarie, iniziative destinate alle scuole) che inevitabilmente hanno bisogno di uno spazio dove svolgersi, spazio che il più delle volte viene sottratto agli utenti creando così un disagio per i frequentatori della struttura.
Alla luce delle criticità evidenziate, la possibilità di disporre di un nuovo grande spazio adiacente al corpo principale della Biblioteca, garantirebbe a tutti gli utenti di poter godere delle opportunità offerte da MOviMEnte. Gli spazi del Movicentro verrebbero così utilizzati: al piano terra, un Bar di dimensioni molto più ridotte rispetto a quelle attuali, isolato dal resto dell’ambiente, tenendo conto come l’esigenza di un punto di ristoro sia stata più volte manifestata dall’utenza; una sala studio da trasformare, in occasioni di attività didattiche, presentazioni di libri, corsi di formazione ecc., in sala conferenze. Il soppalco, invece, andrebbe ad ospitare un’area multimediale con circa 20/25 postazioni internet (comprese quelle arricchite e quelle adibite alla visione/ascolto del materiale multimediale), la scaffalatura contenente tutto il materiale multimediale e una postazione adibita al prestito; inoltre si potrebbero ipotizzare alcune postazioni dedicate al co-working.
In questo modo, sarebbe rispettato meglio il principio secondo cui, in una biblioteca di pubblica lettura vi è un’utenza eterogenea che richiede una naturale razionalizzazione degli spazi, una suddivisione (anche fisica) che demarchi in modo evidente quale posto sia deputato a svolgere un determinato tipo di attività.
Dopo l’approvazione da parte della Giunta, il progetto sarà portato all’approvazione del Consiglio Comunale relativamente alla variazione d’uso dei locali e all’inserimento dello stesso nel programma triennale delle opere pubbliche.