Politica - 26 aprile 2017, 14:13

"Chiamparino e Appendino uniti per il rilancio di economia e turismo con tavolo che valorizzi la Val Susa"

"Chiedo un tavolo congiunto”: così Daniela Ruffino (FI), vicepresidente del Consiglio regionale del Piemonte

Daniela Ruffino

Daniela Ruffino

"Chiedo un tavolo congiunto Chiamparino e Appendino, quindi Regione Piemonte e Città Metropolitana  per il rilancio Val Susa affinché le risorse turistiche rientrino nella filiera di una Valle troppo penalizzata negli ultimi anni. 

Il successo di oggi con  code di 90 minuti nel visitare i musei torinesi non può e non deve essere a solo  appannaggio della città di Torino e mai lambire i vasti confini della ex Provincia di Torino". 

Daniela Ruffino (FI), vicepresidente del Consiglio regionale del Piemonte, commenta    così la situazione sociale ed economica della Val Susa.

"La bassa valle, caratterizzata dalla perdita di posti di lavoro,  ha bisogno di un progetto strategico che vada oltre i no alla tav, che hanno segnato come un tormentone la politica negli ultimi vent'anni. Non c'è' stata  la capacità, in contemporanea, di creare una alternativa di sviluppo economico e turistico. E la crisi fa sentire il suo peso. Penso alla Savio

e ad  altre aziende, una criticità che deve essere auspicabilmente superata e comunque compensata con attività diversificate."

"Prendo ancora ad esempio il Forte  di Exilles, porta scarso turismo sul territorio e fronte di ingenti investimenti.  Manca una visione d'insieme E questa  area non e' riuscita, nonostante la buona volontà dei Comuni, ad entrare nei circuiti di cui beneficia la città , nonostante importanti punti di riferimento quali Novalesa ed altri" aggiunge Ruffino.

 " E c'è poi  - prosegue Ruffino - il caso  del Pian del Frais, una stazione su cui si e' investito molto, che ha portato un turismo per famiglie a Chiomonte e nei Comuni vicini

e che non si può rischiare di perdere. E' evidente che  la politica degli spizzichi e bocconi non ha dato risultati. Occorre quindi  un progetto per la valle  e non solo sul  singolo problema del momento,  disgiunto dagli altri  e quindi mai in un quadro organico".    

"Quindi una nuova operatività che deve prevedere il coinvolgimento dei Comuni, che sono i protagonisti del territorio,  su una strategia:  l'istituzione di un tavolo congiunto permanente a regia dei due Enti. Serve la volontà di pubblico e privato, e già molti lo fanno, di andare a ricercare attività di nicchia  per un turismo che potrebbe far rinascere la bassa valle, la valle della sacra di San Michele. Le potenzialità ci sono, ora bisogna metterle a frutto."

C.S.

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