Nell’anno del cinquantesimo anniversario della tragica morte del rivoluzionario Ernesto “Che” Guevara in Bolivia, la figlia Aleida Guevara March, sarà a Torino il prossimo 16 maggio. L’invito è stato esteso dall’Associazione Nazionale di Amicizia Italia – Cuba, rappresentata a Torino dal circolo locale.
La giornata consisterà in due conferenze. La prima, in collaborazione con la European Medical Student’s Association Torino, realtà ventennale a carattere internazionale, alle ore 16, presso l’Aula Blu dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria San Luigi Gonzaga a Orbassano. Oltre ad Aleida Guevara interverrà Elisa Gennari, specializzanda del Centro traumatologico ortopedico che a Cuba ha sostenuto il suo tirocinio medico. Come lascia intendere il titolo, “Sanità e Istruzione a Cuba”, l’incontro intende approfondire uno dei principali motivi di orgoglio, per cui l’Isola è famosa nel mondo.
“Ernesto Che Guevara: Cuba, l’Internazionalismo e l’America Latina”, il titolo del secondo appuntamento, programmato per le 21 e realizzato insieme all’Associazione “La Poderosa” di Torino, che mette a disposizione il proprio spazio in via Salerno, 14a. Saranno presenti al tavolo dei relatori: Aleida Guevara; Marco Consolo, Responsabile America Latina di Rifondazione Comunista; Sergio Marinoni, Presidente Associazione Nazionale di Amicizia Italia-Cuba. A portare un saluto e dare l’inizio alla conferenza Massimo Zucchetti, membro del Comitato Scientifico dell’Associazione “La Poderosa”.
Oltre che attivista, Aleida Guevara è famosa a Cuba, e non solo, per la sua attività di pediatra specializzata nelle allergie: assiste bambini e disabili negli ospedali del suo e di altri Paesi, come Angola, Ecuador e Nicaragua. Conserva memoria del padre, benché avesse soltanto quattro anni e mezzo durante il suo periodo rivoluzionario in Congo e sette quanto fu sommariamente giustiziato in Bolivia. “Mio padre non ha potuto avere l’opportunità di vivere con noi la nostra infanzia. Ma, nonostante fosse via la maggior parte del tempo, ci inviava storia e disegni nelle sue cartoline”.