- 12 maggio 2017, 13:25

Toro, la priorità è un portiere esperto

Nelle prime settimane di lavoro con Mihajlovic e il suo staff, il giovane Milinkovic-Savic non ha convinto. Petrachi al lavoro per trovare un navigato numero uno: in crescita le quotazioni di Cordaz

Toro, la priorità è un portiere esperto

Mentre la squadra sta rifinendo la preparazione in vista della sfida contro il Napoli dell’ex Maksimovic (che non ci sarà), il Toro società inizia a progettare il futuro. E se molto ruoterà attorno alla permanenza di Belotti, anche se questo tormentone rischia di durare l’estate intera, Petrachi sta sondando il terreno alla caccia di un portiere esperto.

L’uomo mercato del Toro, premiato da Sportitalia quale miglior direttore sportivo del 2016, parlando a ruota libera ha di fatto ammesso che il club sta cercando un nuovo numero uno. Porta chiusa ad una conferma di Hart: “Abbiamo provato a chiedere il rinnovo del prestito: niente da fare. Ma 15 milioni non li spendo, nonostante voglia un bene dell’anima a lui, non fa parte della nostra politica”. Il Toro ha alzato l’asticella, come ha confermato il ds, ma non può permettersi di spendere una cifra simile per un portiere e soprattutto sobbarcarsi uno stipendio da quasi 4 milioni di euro a stagione.

Hart si prepara dunque a vivere le ultime settimane in maglia granata prima di fare ritorno in Inghilterra, ma il suo erede designato Milinkovic-Savic non convince appieno: “Mi auguro che sia forte. Ha tutto per diventare un grande portiere, è un po’ pigro caratterialmente”, così lo ha inquadrato Petrachi, che poi ha aggiunto: “Come tutti i serbi è un tipo particolare. Se gli togliamo un po’ di questa pigrizia, può fare bene”. Insomma, non erano solo rumors in uscita dalla Sisport quelli che volevano un Mihajlovic non del tutto soddisfatto dei primi approcci del suo giovane connazionale. Anche lo staff di Sinisa, in particolare il preparatore dei portieri Di Sarno, avrebbe espresso qualche riserva sul carattere del giocatore, su un approccio un po’ troppo morbido al lavoro e agli allenamenti. Ed allora il Toro, che pure non vuole bruciare l’investimento fatto sul 20enne “Donnarumma serbo” (per usare le parole di Cairo), è alla caccia di un numero uno esperto, che sia in grado di proporsi come titolare, ma anche di fare da chioccia al giovane collega.

Sono tanti i nomi che circolano. Viviano della Sampdoria, che Mihajlovic ha allenato ai tempi della sua esperienza in blucerchiato, Mirante del Bologna (ma ci sono remore legate alla sua salute, dopo i problemi di inizio stagione), Skorupski dell’Empoli, che però non è un over 30 e difficilmente accetterebbe un ballottaggio con Milinkovic-Savic. Ed allora ecco che negli ultimi giorni sono in ascesa le quotazioni di Alex Cordaz.

I dirigenti granata hanno ancora negli occhi la super prestazione con cui il numero uno di scuola interista blindò la porta del Crotone, nella gara giocata il sabato di Pasqua. Per batterlo il Toro, anzi Belotti, dovette presentarsi dagli undici metri, perché su azione fu insuperabile. Il 34enne portiere dei calabresi è stato protagonista di un grande finale di stagione con la squadra di Davide Nicola, rappresenterebbe una soluzione low coast, giocatore affidabile ma che non oscurerebbe la crescita di Milinkovic-Savic. Se la vicenda Belotti sembra destinata a durare a lungo, quella del portiere sarà una delle prime caselle che a giugno il Toro vorrà sistemare: in caso di retrocessione del Crotone, la strada che porta a Cordaz diventerebbe tutta in discesa.

Massimo De Marzi

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