Attualità - 18 maggio 2017, 16:38

Salone Internazionale del Libro di Torino, apre l’edizione della rinascita

La concorrenza milanese con il suo "Tempo di libri" dei grandi editori non si è neanche avvicinata a scippare il primato sabaudo. Le lunghe file in biglietteria fin dalle 10 di mattina sembrano promettere un futuro radioso, una scommessa vinta

Salone Internazionale del Libro di Torino, apre l’edizione della rinascita

E sono 30. Ben 30 dizioni del Salone del Libro di Torino.

Oggi, per la trentesima volta, si sono aperte le porte di questo importante appuntamento dell'editoria e della cultura. E pensare che, poco meno di un anno fa, questo grande evento sembrava ormai giunto al capolinea. L'abbandono delle grandi case editrici in favore di una rassegna milanese, gemella e rivale, alle prime poteva significare la morte della fiera torinese. E, invece, la nuova sfida ha dato il via a una rinascita, una ricostruzione.

Il vecchio Salone del Libro di Torino, ormai sempre meno stimolante e sempre più autoreferenziale, si è dovuto reinventare, facendo leva sui piccoli e medi editori, le librerie indipendenti e la città tutta. Stamattina, durante la cerimonia d’inaugurazione, i visi di organizzatori e autorità non nascondevano un certo entusiasmo. "Buongiorno, sono il nuovo direttore del Salone del Libro e non dormo da una settimana" ha esordito simpaticamente lo scrittore Lagioia, che con una, neanche tanto velata, vena caustica ha precisato di essere orgogliosamente alla guida di quello che è ancora "il più importante e il più polare evento editoriale italiano".

La concorrenza milanese con il suo "Tempo di libri" dei grandi editori non si è neanche avvicinata a scippare il primato sabaudo. Troppo bassi i numeri rispetto alle aspettative e ai proclami "bellicosi" della scorsa estate. Del resto, come ha voluto ricordare la sindaca Appendino, Torino ha dimostrato ancora una volta "la capacità della città e della comunità di trovare la propria forza e il proprio lato migliore nella risposta alla necessità di cambiare". Il Salone era ormai ogni anno uguale a sé stesso, e una concorrenza tanto agguerrita ne ha tirato fuori il lato migliore, quello più battagliero e appassionato.

Questo è  solo il primo giorno del nuovo corso, e come ha ricordato Sergio Chiamparino, presidente della Regione, "i punti si contano a bocce ferme". Ma le prevendite e le lunghe file in biglietteria fin dalle 10 di mattina sembrano promettere un futuro radioso, una scommessa vinta.

Rossana Rotolo

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