Passa con 23 voti favorevoli e 9 voti contrari l'atto di indirizzo per la variante al piano regolatore del Comune di Torino.
Critiche non sono mancate dalla minoranza. "È una revisione", ha evidenziato il capogruppo del Pd Stefano Lo Russo, "che si basa su pilastri strutturalmente sbagliati, che vede una Torino sempre più povera e periferica, non cogliendo le problematiche essenziali della città."
"Da questo atto", ha commentato il consigliere Alberto Morano, "emerge una mancanza di visione della città. Non vogliamo una Torino per vecchi: da questo piano regolatore manca completamente il ruolo che la città dovrà avere in futuro".
Accuse alle quali l'assessore all'urbanistica Guido Montanari ha replicato: "Il tema che va approfondito è quello del ruolo culturale, della ricerca scientifica e apertura alla didattica internazione che Torino gioca e giocherà". "È una cosa di cui bisogna tenere conto", ha concluso il vicesindaco.