Calcio - 25 maggio 2017, 13:35

Di padre in figlio, in migliaia in coda per il nuovo Filadelfia (fotogallery)

Dalle prime ore del mattino migliaia di tifosi granata si sono messi in fila per entrare nel nuovo Filadelfia. La benedizione di Don Riccardo, l'impegno di Cairo di riportare la squadra in Europa, la gioia della sindaca Appendino: "Un valore della città di Torino"

Di padre in figlio, in migliaia in coda per il nuovo Filadelfia (fotogallery)

E finalmente arrivò il 25 maggio 2017. Gente in coda fin dalle prime ore della mattina, poco prima delle 10 l’arrivo della squadra, dei dirigenti, ma anche delle autorità politiche. Poi il taglio del nastro e la benedizione di Don Riccardo Robella, che ha parlato di Filadelfia che non rinasce ma risorge “per poter scrivere una storia nuova”. Il Fila è ufficialmente rinato questa mattina, dopo la preview di ieri, con migliaia di persone che stanno facendo ancora adesso la fila per entrare nella rinnovata casa del Grande Torino.

La fanfara della Brigata Alpina Taurinense prima ha intonato l’inno di Mameli e poi la storica colonna sonora granata, mentre i giocatori e i politici hanno iniziato il giro per il rinnovato impianto. Il presidente Cairo ha parlato apertamente di “Toro che deve tornare in Europa per rispetto di questi tifosi”, mentre la sindaca Appendino, cuore bianconero, ha parlato di “un valore per tutta la città, ma addirittura per tutta l’Italia, questo impianto che rinasce”. Il presidente della Regione Chiamparino, che all’epoca era prima cittadino della città, ha confabulato a lungo con Cairo, ricordando la lunga estate calda del 2005, che si concluse con l’approdo alla guida della società dell’editore alessandrino.

Poi la squadra è sfilata sul campo, per le foto di rito, prima che la gente comune iniziasse ad affollare le tribune. Anziani e bambini, gente che ha visto giocare il Grande Torino e ragazzini che non erano nemmeno nati, quando l’impianto è stato demolito nel 1997, chi ricorda Valentino Mazzola, Loik e Gabetto e chi ha la maglia di Belotti addosso. I giocatori del Toro di oggi sono sembrati sorpresi di tutto questo entusiasmo, l’unico che è sembrato a suo agio è parso Mihajlovic, che si è concesso per foto e selfie coi tifosi. Poi ha preso in mano la situazione Stefano Venneri, lo speaker ufficiale del Toro, che ha iniziato ad alternare momenti di ricordo con musica, ad iniziare dal vecchio inno granata cantato da Valerio Liboni.

La giornata sta proseguendo con ancora centinaia di persone in coda per entrare, situazione che verosimilmente andrà avanti fino a stasera al tramonto, quando l’impianto chiuderà. Nessuno vuol mancare a questa giornata, abbiamo incontrato persone che arrivavano dalle Marche piuttosto che dalla Toscana o dall’Umbria. A testimonianza che la fede granata non conosce confini: “Siamo tornati a casa”, come hanno detto Mecu Beccaria della Fondazione e tanti altri. Il Fila è realtà.

Massimo De Marzi

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