B. di Milano / Falchera - 26 maggio 2017, 15:22

Al Festival Architettura in città di Torino si pone l’attenzione sulla Qualità dell’abitare

Dialogo tra esperti a proposito degli standard urbanistici della città pubblica contemporanea

Al Festival Architettura in città di Torino si pone l’attenzione sulla Qualità dell’abitare

Qualità dell’abitare e standard urbanistici della città pubblica contemporanea: questo il tema dell’incontro che si è tenuto ieri presso lo Spazio Q35, nell’ambito delle riflessioni sulla casa e sulla città. L’interrogativo che ha dato avvio al dialogo tra esperti è stato il seguente: quale ruolo hanno avuto gli standard nella progettazione e costruzione della città pubblica e sull’opportunità di adeguarli alle esigenze della metropoli contemporanea?

Una prima risposta è giunta dall’ex assessore all’Urbanistica Città storica e Ambiente del Comune di Bologna, Patrizia Gabellini, che ha apportato la testimonianza dei lavori svolti nel corso del suo mandato, aggiungendo che: “La progettazione dello spazio pubblico non è solo il risarcimento delle risorse amministrative, ma anche un modo per consentire, in una condizione di crisi, una ripresa. L’intervento pubblico, infatti, si può considerare come un volano per far riprendere l’iniziativa privata. Inoltre, non si riesce più a parlare, in modo aggregato, di spazio pubblico: è un discorso da ricostruire pragmaticamente con riferimento ai contesti”.

Nel corso del dibattito è emersa anche l’importanza dell’ecologia, un traguardo importante di civiltà che deve essere integrato con un approccio diverso e servire per migliorare il benessere degli abitanti della città, spesso minacciato da problematiche molto serie. Bisogna, quindi, legare la scelta degli interventi agli elementi naturali che fanno parte della nostra vita, puntando anche sull’interdisciplinarietà.

Ha concluso il vicesindaco e assessore all’Urbanistica della Città di Torino Guido Montanari, che ha sottolineato la rilevanza del tema delle risorse, di carattere fondamentalmente politico, affermando, inoltre, che l’interesse pubblico sia maggiore rispetto a quello privato: “Bisogna difendere quello che si ha con una visione pubblica. Ma che cos’è lo spazio pubblico? È il luogo dell’incertezza e del conflitto, in cui tutti possono fare tutto, nei limiti della civiltà. È per questo che l’amministrazione deve avere ancora più attenzione e fare uno sforzo in più di sensibilità verso quelle che sono le esigenze di tutti i cittadini. Questi ultimi sono fondamentali nella risoluzione dei problemi urbanistici e nella rivelazione delle problematiche che caratterizzano lo spazio pubblico stesso. Importante, inoltre, è garantire la sicurezza di asili e scuole: è per tale ragione che abbiamo deciso di impiegare i fondi del governo destinati alle periferie in tanti interventi capillari anziché in poche e grandi azioni”.

Scalise Roberta

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