Eventi - 06 giugno 2017, 14:00

“Raccontare i diritti: povertà e immigrazione” al Centro Commerciale “Binaria” di Torino

Sabato 10 giugno la premiazione delle opere vincitrici e la mostra

“Raccontare i diritti: povertà e immigrazione” al Centro Commerciale “Binaria” di Torino

«In un’epoca in cui sono gli interessi, più che le passioni, a muovere il mondo e le paure, più delle speranze a delineare il futuro, è necessario riuscire a comunicare il punto di vista degli “ultimi”, delle persone che non hanno voce nei media tradizionali. I poveri (e i nuovi poveri, in quest’epoca di crisi) e gli immigrati sono i nuovi “barbari”… Ma, a ben guardare, esiste un altro racconto da narrare e altre voci che vanno ascoltate».

Da queste sollecitazioni ha preso il via la produzione artistica dei partecipanti alla XV edizione del Concorso internazionale di illustrazione promosso da Accademia Pictor, patrocinato dalla Regione Piemonte, la Città Metropolitana e il Comune di Torino, che nell’ultima edizione ha visto la collaborazione delle Edizioni Gruppo Abele. Molte le opere che hanno colto nel segno la necessità di raccontare attraverso il linguaggio artistico i drammi dei nostri giorni: l’immigrazione, l’emarginazione sociale e la povertà.

La premiazione delle artiste vincitrici si terrà sabato 10 giugno alle 17.30 presso Binaria, il centro commensale del Gruppo Abele, in via Sestriere 34 a Torino. In quella data verrà inoltre inaugurata la mostra “Raccontare i diritti: povertà e immigrazione”, che per il mese di giugno presenterà tutte le opere che hanno partecipato al concorso all’interno della libreria Binaria Book, il lunedì dalle 16 alle 22 e da martedì a domenica dalle 10 alle 22.

Le opere vincitrici – Sonia Ligorio, vincitrice del primo premio, traccia una figura fortissima nella sua espressività. Due mondi tenuti assieme da un corpo, anch’esso mondo interiore di sentimenti, ricordi, relazioni. I capelli della figura sembrano radici che tengono insieme vite lontane nel tempo e nello spazio ed evocano appartenenza, ma anche nostalgia. Silvana di Marcello, vincitrice del secondo premio, ha lavorato sul confronto e sull’identità rappresentando chi è costretto a trascinare sé e la sua famiglia lontano dalla guerra e dalla miseria. Sembra chiedersi: e se fossi io lì al suo posto? L’artista si confronta con l’altro e i suoi drammi per affermare: «È come me. Sono io». Ancora due segnalazioni per le opere di Sara Caminale e Rossella Paolini. Nella prima, all’infanzia nella migrazione, oggi evidentemente in molti casi infanzia smarrita, è “offerta” una scala fatta di parole, simbolo di passaggio a una condizione migliore. Nella seconda colpisce la presenza nella vita del piccolo protagonista di un mondo sempre vivo, felice, nel quale si è comunque immersi, anche se lontani, anche se in sogno. Il legame con le proprie origini sembra offrire protezione e dare serenità.

C.S.

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