Attualità - 08 giugno 2017, 12:32

Riparte il Grattacielo della Regione: a Torino firmato l'accordo con la CMB (VIDEO)

A giorni si tornerà a lavorare in cantiere. Per l'autunno 2018 la conclusione, secondo le previsioni. Chiamparino: "Un sito Internet e visite guidate per avere aggiornamenti sui lavori"

Riparte il Grattacielo della Regione: a Torino firmato l'accordo con la CMB (VIDEO)

Il cantiere riparte. A dare respiro non solo a un progetto che cominciava a essere scomodo a livello politico, ma anche a un quartiere che spera ormai da troppo tempo di tornare alla normalità. Si torna a lavorare al nuovo grattacielo della Regione, a pochi passi da Stazione Lingotto.

È stato Sergio Chiamparino, presidente della Regione, a fare gli onori di casa. "Bella giornata perché possiamo annunciare accordo per la ripresa dei lavori con la CMB, che consente di ripartire nel più breve tempo possibile. Giorni, non settimane. Con le intenzioni di chiudere entro i 14 mesi previsti, quindi autunno del prossimo anno".

"Da parte mia posso solo ringraziare per chi ha lavorato in prima linea per un risultato che non era affatto scontato. Dai responsabili ai lavoratori. Poi abbiamo avuto un contributo prezioso dalla nostra avvocatura, nonostante i momenti di necessario approfondimento che comunque ci sono stati utili". "Meglio averci messo qualche mese in più, ma con risultato chiaro - ha concluso - per poter ripartire con certezze e non dubbi. Ora vorremmo avere un sito dedicato al palazzo che aggiorni mensilmente sull'andamento dei lavori, con visite periodiche al cantiere per la cittadinanza".

È stata una delle esperienze più faticose, secondo Aldo Reschigna, vicepresidente della Regione di cui è anche assessore al Bilancio e alle finanze. "Avremmo rischiato di buttare via un anno e mezzo, invece possiamo dire di aver fatto interessi patrimoniali del patrimonio, nel rispetto della legge. Evitando anche contenziosi o ridiscussioni". "Essendo un contratto di subentro - ha aggiunto - non potevamo discostarci dagli accordi di partenza, sui prezzi e non solo. E trovare gli equilibri non è stato semplice. Sono stati mesi di trattativa complicata".

Decisamente orgoglioso e battagliero Enzo Nicoli (direttore generale Mps leasing and factoring): "Siamo di fronte a uno sforzo congiunto che permette di trovare la soluzione a una situazione che era di grande complessità. Qui si parla di 220 milioni di euro, che ci avrebbe fatto in gran comodo riprendere. Invece no, con responsabilità, il mondo finanziario non ha creato alcuna difficoltà nella trattativa e la nostra banca partecipa con circa 100 milioni di euro, pari a circa il 40%".

Ancora Chiamparino ha garantito che il Grattacielo non sarà lasciato solo e crescerà in un contesto più ampio: "Ho sentito Fuksas, di cui il grattacielo porta la firma e si è dato disponibile a continuare a partecipare al completamento. E questo è solo l'inizio della riqualificazione dell'intera area tra il Parco della salute e la futura stazione Lingotto, che dovrebbe diventare stazione ponte, secondo i vecchi accordi con le Ferrovie". "Sta andando avanti il cammino, basta mantenere in maniera rigorosa le tempistiche. Anche sulle arcate Moi, se chiudiamo accordo su fondi europei, confermeremo i cento milioni su cui ci eravamo impegnati".

Una situazione in attesa di risposte concrete, segnalata anche da Davide Ricca, presidente della Circoscrizione 8: "I commercianti hanno atteso e sofferto molto, in questi periodi, così come per la situazione delle arcate del Moi".

Su quello che manca, concretamente, nei lavori, ha precisato Reschigna: "Sono da completare le pareti finestrate, gli impianti all'interno del palazzo e alcune pavimentazioni. Sono circa 23 milioni di euro di lavori. Pezzetti di completamento, forse meno remunerativi di quando si scava o si tirano su i muri. Altri 3,5 milioni per il ripristino di lavori non fatti correttamente. Nelle prossime settimane ripartirà gara per fornitura degli arredi, prima che i lavori siano conclusi, per facilitarne la collocazione ai piani alti. Poi partirà la gara per la fornitura della ristorazione all'interno del Palazzo Unico".

Massimiliano Sciullo

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