La giornata "moschee aperte" ha suscitato immediatamente polemiche.
Non è passata inosservata, sulla mappa diffusa dal comune, la presenza di una moschea abusiva, ma legittimata dall'amministrazione comunale, prospiciente le palazzine dell'Ex moi.
Euclide Rigato, portavoce del comitato "Ex Moi Lingotto", non nasconde le sue perplessità:"non credo che vi sia la necessità di una moschea qui, trovo ancora più grave che la stessa amministrazione, che promette di liberare le palazzine dagli immigrati, legittima un luogo di culto e di conseguenza legittima questa occupazione abusiva".
Matteo Rossino, coordinatore della Rete dei Comitati, rincara da dose: "Non ne faccio una questione religiosa, qui la religione è l'ultimo dei problemi. Però aprire un luogo di culto in un'area in cui, da anni, viene promesso uno sgombero mi sembra l'ennesimo raggiro ai residenti. Qui la situazione è drammatica, le palazzine sono gestite da bande che ormai si sono specializzate nello spaccio. Questo quartiere merita di meglio, basta buffonate e false promesse".
Marco Racca, coordinatore regionale di CasaPound, si scaglia contro l'amministrazione comunale: "Io mi chiedo se sia possibile che l'unico desiderio della sindaca sia prostrarsi alle richieste di questi clandestini. Abbiamo quartieri in balia di spacciatori e immigrati, ci sono negozianti che hanno il terrore di chiudere il negozio dopo il tramonto, residenti che decidono di non scendere più in strada al crepuscolo. Questa feccia che occupa le palazzine è da censire ed espellere, invece qui si pensa a garantire loro ogni esigenza. Ecco un'altra sconfitta a 5 stelle".