Attualità - 10 giugno 2017, 09:39

Torino: diminuiscono le auto ma non lo smog

Il problema dello smog conquista, ancora una volta, le prime pagine dei giornali

Torino: diminuiscono le auto ma non lo smog

I livelli di inquinamento nelle città italiane sono così elevati da sfiorare (se non addirittura raggiungere) l’allerta: e ovviamente l’Unione Europea – storicamente molto attenta a questo problema – non rimane a guardare. Anzi, non sono pochi i “rimproveri” mossi dall’UE nei confronti del nostro Paese, soprattutto verso Torino, che è purtroppo al top per quanto concerne le emissioni nocive. Bruxelles per questo ha di recente inviato una lettera aperta ai PM della città: si tratta dell’ultimo avvertimento, dato che la Commissione Europea non tollererà più alcun errore.

 

Ma il problema non è certamente di facile risoluzione: a Torino, infatti, non è solo il numero complessivo del parco macchine a incidere negativamente sui livelli di CO2 nell’aria, ma anche l’adozione di strategie che erano partite con i migliori presupposti, ma che si sono rivelate inutili se non addirittura fallimentari. Come ad esempio il recente blocco del traffico imposto verso le vetture con motore Diesel, che non solo non ha ottenuto alcun risultato apprezzabile in termini di smog, ma che ha anche attirato le feroci critiche da parte di Confesercenti, che ha accusato di “eccessivo zelo” le autorità competenti.

 

Come uscire da questa inquinante impasse, dunque? Una soluzione è rappresentata dal cambio di automobile: il passaggio da un’auto vecchia ad un’auto nuova consente di sfruttare motori di ultima generazione e tecnologie meno invasive e impattanti a livelli di emissioni nell’ambiente, cosa che ovviamente ha il suo valore per quanto concerne la salubrità dell’aria che respiriamo. Ma questo discorso può essere applicato anche alle ultime auto disponibili sul mercato di seconda mano: in effetti, online si possono trovare anche molte auto usate a Torino che rispondono a questi criteri e che hanno degli standard di inquinamento molto bassi.

 

Ma come verificare la classe ambientale della propria auto? La cosiddetta categoria “Euro” può essere scoperta andando sul portale dell’ACI ed inserendo nel campo apposito il numero di targa della vettura. Volendo approfondire la questione Euro, le categorie maggiormente eco-sostenibili partono dall’Euro 2, ovvero la prima categoria ad aver effettivamente ridotto i consumi. Dall’Euro 3 in poi, vi è stato anche l’obbligo dell’installazione della tecnologia Eobd, in grado di abbattere ulteriormente le emissioni. Infine, il top si tocca con l’Euro 6: una categoria che include anche le auto ibride e le automobili alimentate interamente da motori ad energia elettrica.

 

c.s.

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