Attualità - 15 giugno 2017, 07:00

Torino: “L’Unione Industriale si veste di nuovo”, bando per rivoluzionare gli spazi comuni

Il concorso è rivolto agli architetti, che proporranno migliorie relative agli interni e agli spazi comuni

Torino: “L’Unione Industriale si veste di nuovo”, bando per rivoluzionare gli spazi comuni

“L’Unione Industriale si veste di nuovo, questo è il nome che abbiamo scelto per il bando”, ha affermato Dario Gallina, Presidente degli industriali torinesi, durante la presentazione del bando per rivoluzionare gli spazi comuni dell’Unione Industriale. “L’anno scorso abbiamo festeggiato i 110 anni della sede dell’Unione – ha proseguito Gallina - desideriamo mantenere la traccia della storia di questo posto, coniugandola a una rivisitazione in chiave moderna”.

Dario Gallina e Massimo Giuntoli, presidente dell’ordine degli Architetti della provincia di Torino, hanno illustrato questa mattina i contenuti del bando relativo al concorso di idee per il rinnovamento e la valorizzazione del complesso architettonico dell’Unione Industriale. Gli interventi di restyling riguarderanno l’ottocentesca palazzina Marone Cinzano e le due ali di ampliamento realizzate nel 1961.

“Puntiamo a un’immagine coerente con la nuova veste che si è data l’Unione Industriale – ha proseguito Gallina – che ha stabilito un sistema di rapporto con le aziende, le quali mirano al futuro con ambienti moderni e tecnologici. L’idea è quella di rinnovare e valorizzare l’immagine della sede di rappresentanza dell’associazione attraverso un percorso di restiling e di interior design delle aree di fruizione pubblica”.

“Il concorso è rivolto agli architetti, che proporranno migliorie relative agli interni e agli spazi comuni”, ha concluso Gallina: “Le proposte dovranno includere interventi sull’illuminazione, affinché vengano meglio identificati gli ingressi della sede e caratterizzati gli spazi esterni. Nel giardino di fronte alla villa verrà allestita una struttura permanente per gli eventi”.

“Il restauro aziendale va di pari passo con un aumento del fatturato”, ha detto Giuntoli: “Sì a un rapporto biunivoco tra l’Ordine degli Architetti e la rete aziendale dell’Unione. Oggi il cliente vuole assistere ai processi di creazione del prodotto direttamente in sede – ha proseguito Giuntoli – l’estetica aziendale acquisisce maggiore importanza, così come la tecnologia adottata”.

La chiusura del concorso è prevista per il mese di ottobre; una commissione analizzerà i progetti, indipendentemente dal budget avanzato. I progetti di interior relooking non includeranno lavori strutturali, ma solo rifiniture e arredi. Inoltre il restauro includerà interventi sulla comunicazione grafica e multimediale per accompagnare i visitatori tra gli spazi della sede dell’Unione.

Federica Cucci

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