Attualità - 23 giugno 2017, 17:00

Piscina Colletta, domenica la riapertura

Lo staff interno ha fatto i salti mortali per riaprire la struttura. Già messa in sicurezza l’area, danni per oltre diecimila euro

Piscina Colletta, domenica la riapertura

Gli animi alla Piscina Colletta, pochi giorni dopo l’incendio, sono divisi tra l’amarezza e la voglia di rivalsa. Amarezza perché l’incendio di martedì sera, doloso, ha danneggiato la struttura e non ha ancora alcuna spiegazione. Del resto, un gesto del genere di spiegazioni non ne ha.
Ma c’è anche la voglia di rivalsa, perché lo staff della piscina, insieme alla Circoscrizione 7 e all’assessorato allo sport del Comune di Torino, retto da Roberto Finardi, ha fatto letteralmente i salti mortali per riaprire la struttura domenica 25 giugno, dalle 10 del mattino.

Si tratta praticamente di un miracolo, reso possibile soltanto perché il rogo non ha danneggiato la struttura portante dell’edificio, ma “solo” 142 sdraio e due gazebo, oltre all’intonaco dei muri e alcuni vetri. Difficile anche quantificare i danni, perché al momento sta lavorando un’impresa che ha puntellato la tettoia interna, quella che ospitava le sdraio che hanno preso fuoco, e ha già messo in sicurezza il perimetro dell’edificio.
Quanto alle acque, sono state controllate e non risulta nessun tipo di contaminazione dovuta all'incendio, anzi, l'acqua della Colletta è ancora tra le migliori delle piscine torinesi. Nessun pericolo per la salute, insomma. E dire che si è rischiato, perché il rogo si è sviluppato a pochi metri da un deposito di barili pieni di cloro, che se avessero preso fuoco avrebbero liberato nell'aria dei fumi tossici piuttosto pericolosi.

Si stima, intanto, che tra sdraio e gazebo, oltre ai mancati incassi dovuti alla chiusura forzata di questi giorni, il danno abbia già raggiunto la quota di diecimila euro. Senza contare poi i lavori di messa in sicurezza e la successiva ristrutturazione che, in ogni caso, non potrà partire prima di settembre, quando la piscina estiva sarà chiusa.

L’incendio però ha riportato alla luce un problema annoso, quello degli accessi illegali dopo l’orario di chiusura. Il custode, da solo, sovente non riesce a mandare via gli occupanti, solitamente gruppi di ragazzini ma anche persone più adulte – a volte addirittura famiglie con bambini al seguito – e il “bagno notturno” alla Piscina Colletta, naturalmente non autorizzato, per alcuni è diventato un’abitudine. Non solo, in certi casi diventa addirittura una pretesa e scatena rappresaglie di ogni tipo.
Minacce, danneggiamenti, rifiuti gettati nell’acqua o addirittura sdraio scaraventate in piscina, a volte bottiglie rotte, cosa che costringe gli operatori a svuotare completamente la vasca per pulirla dai vetri. È già accaduto più volte in questi anni.
La cancellata esterna è praticamente un colabrodo e sono ancora presenti, e ben visibili, dei buchi grandi a sufficienza per permettere il passaggio anche di persone non propriamente esili, ragazzini sì, ma anche adulti. Gli autori del rogo sono passati molto probabilmente da lì.

Gli accessi notturni sono, però, un problema anche per le società sportive limitrofe, come il Vanchiglia o i campi sportivi gestiti dal Comune. “Abbiamo pensato di chiedere l’installazione di alcune telecamere” ha spiegato Pino La Mendola, consigliere alla Circoscrizione 7 che, insieme al coordinatore allo sport Nando D’Apice sta seguendo da vicino le sorti della piscina. “Abbiamo trovato un grande sostegno nell’assessore Finardi – ha continuato La Mendola – ed è anche grazie a lui che la piscina riaprirà a pochissimi giorni dall’incendio”. E l’intento è anche quello di dimostrare che, nonostante questo attacco, il più grave da quando la piscina è aperta, alla Colletta non si ferma proprio niente.

Paolo Morelli

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