Giovani con meno di 29 anni alla ricerca del primo impiego, oppure persone in condizioni di disagio lavorativo di qualunque età (cassintegrati, in mobilità e altro) o persone che vogliono riprendere a lavorare dopo aver smesso di cercare un lavoro.
Sono stati questi i tre grandi bacini sociali cui ha attinto la Fondazione CRT con il suo progetto Iniziativa Lavoro, che in tre anni ha creato quasi mille inserimenti nel mercato dell'occupazione.
In particolare, 760 sono quelli già attivati, mentre altri 200 lo saranno entro aprile 2018: sta partendo un nuovo bando, che scade a ottobre, per aziende e centri per l'impiego che vogliono farsi avanti. L'auspicio, è che buona parte di questi mille percorsi possa portare alla meta: l'assunzione.
Il meccanismo, a fronte della disponibilità di enti e aziende, prevede un periodo di orientamento, poi di formazione, quindi di tirocinio presso imprese che non solo si sono proposte, ma che hanno effettivo bisogno di ampliare il proprio organico.
L'investimento per la Fondazione è stato di 3,7 milioni di euro sul triennio e hanno coinvolto al 90% adulti, mentre gli under 29 sono stati il 10%. Identica la distribuzione anche tra posti in azienda e opportunità di lavoro autonomo. "Proponiamo un approccio su misura - dice il segretario generale di Fondazione CRT, Massimo Lapucci - tenendo conto della specifica condizione individuale e promuovendo l'attivazione di network".
"Il lavoro significa dignità della persona - aggiunge Giovanni Quaglia, presidente della Fondazione - ma non solo: anche aiutare una sola famiglia è fondamentale per mantenere coesione e opportunità".