“Nelle ultime settimane Torino ha vacillato, sì, ma non è caduta – e non cadrà se tutti coloro che la vivono, che sentono di appartenerle, la sosterranno”. A dirlo è Chiara Appendino, che questa mattina ha preso parte alla festa di fine Ramadam che ha attirato a Parco Dora migliaia di musulmani.
“Torino”, ha continuato il sindaco, “è la mia, la vostra, la nostra città, e tutte e tutti insieme dobbiamo prendercene cura. Il nostro compito sarà quello di essere protagonisti nella lotta alla paura”.
“Voi”, ha evidenziato la prima cittadina, “come anche altre culture e religioni, pagate purtroppo il prezzo più alto di questa paura e insicurezza perché ciò che è diverso, ciò che non si comprende”.Un ostacolo che secondo Appendino si può superare:” aprendo le porte. Da questo nasce la partecipazione”.
“Il compito dell'Amministrazione è quello di rendere gli spazi pubblici quanto più aperti e accessibili a tutti, salvaguardando le differenze e la pluralità ma anche il rispetto che ognuno di noi deve ai propri vicini”, ha concluso il primo cittadino.





