Cultura e spettacoli - 02 luglio 2017, 11:31

Tra Flowers e legge Basaglia: due incontri al Circolo dei Lettori di Torino sull'eredità dei manicomi

Si comincia martedì 4 luglio alle 18.30 con Pier Maria Furlan. Appuntamento successivo l'11 luglio con Alberto Gaino

Tra Flowers e legge Basaglia: due incontri al Circolo dei Lettori di Torino sull'eredità dei manicomi

"Ordine e caos", "mostri e normali": queste sono le dicotomie che da sempre serpeggiano nelle società, fonti di paure collettive e di soluzioni troppo spesso sbagliate. A questo tema è dedicato il percorso del Flowers Festival (11-22 luglio) collegato al quarantennale della Legge Basaglia, che permise la chiusura del più celebre manicomio italiano, nella Certosa di Collegno, location della sezione musicale. Il Circolo dei lettori, centro culturale dinamico e innovativo, officina delle storie, interessato da sempre ai racconti delle persone, dei luoghi, dei sentimenti, collabora al festival con due appuntamenti a MagazziniOz (via Giovanni Giolitti 19/A) che arricchiscano il dibattito sulla ricerca di una via alternativa alla costruzione di divisori, reclusioni, torture.

Si comincia martedì 4 luglio, ore 18.30 a con Pier Maria Furlan, ordinario di psichiatria dell’Università di Torino, e il suo Sbatti il matto in prima pagina (Donzelli), saggio in cui l’autore – oggi accademico, negli anni della Legge Basaglia teamchief che guidò la chiusura definitiva dei manicomi torinesi di Collegno e Grugliasco – ha censito 1.200 tra articoli di attualità, inchieste e fondi pubblicati tra il 1968 e il 1978, testimoniando l'enorme importanza dei giornali italiani nel sensibilizzare l'opinione pubblica sugli orrori nascosti dentro le mura degli ospedali psichiatrici e sulla necessità di una regolamentazione che tenesse conto della dignità umana. Grazie a quest’opera emerge uno scenario diverso da quello generalmente immaginato, nel quale diventano evidenti i retroscena dei controversi atteggiamenti dei politici, che contrastano le aperture progressiste di innovatori ormai dimenticati. Nel 1978, dopo anni di dibattito intensissimo, anche grazie alla diffusione dei quotidiani, la situazione non può più essere ignorata: quelli che il Ministro della Sanità, Luigi Mariotti, nel 1965 aveva definito «lager», chiudono finalmente i battenti. Partecipa la direttrice di CasaOz Carla Chiarla, psicologa.

Il secondo incontro, martedì 11 luglio, ore 18.30, è con Alberto Gaino, autore di Il manicomio dei bambini (EGA – Edizioni Gruppo Abele). Il dialogo con Marco Fracon, phd in Filosofia teoretica Università di Torino e Fabrizio Gargarone, direttore artistico Flowers Festival è incentrato sul fenomeno dei minori internati negli istituti psichiatrici negli anni precedenti all’approvazione della Legge Basaglia. Era un esercito di bambini invisibili, la maggior parte dei quali di modesta estrazione sociale, di cui la società ha ignorato l’esistenza per molto tempo. Infatti anche un bimbo di tre anni poteva essere consegnato in manicomio se considerato «Pericoloso a sé e agli altri».

Ingresso libero fino a esaurimento posti.

c.s.

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