La produzione piemontese torna a crescere stabilmente. È questo il dato che emerge dalla presentazione dei dati congiunturali di Confindustria Piemonte per il terzo trimestre 2017.
Per le quasi 1.000 aziende del campione del comparto manifatturiero le attese su produzioni e ordini si assestano con saldi ottimisti pessimisti (che crescono, insomma, ma non come previsto) che passano rispettivamente da +15,6 a +8,4% e da +14,5 a +8,3%.
Ancora positive le previsione di occupazione, che dal 9,4% di marzo passano al 7,3%. Variano di poco le attese sull'export, che passano da +13% a +11%. Scende il ricorso alla cassa integrazione, così come si stabilizzano i tempi di pagamento con una media di 86 giorni. Attese ottimistiche in tutti i settori, in particolare nella gomma plastica, manifatturie varie, alimentari e chimica.
A livello territoriale si registrano saldi positivi in tutte le province del Piemonte, fatta eccezione per Biella e Verbania, che tornano pessimiste, con saldi che passano rispettivamente da +15,1 a -6,7% e da +6,1% a 18,8%. Più o meno stabili Torino (da 15,2% a +13,1%), Cuneo (da +16,7 a +7,7%).
Positive anche le valutazioni del comparto servizi. Il saldo ottimisti-pessimisti sui livelli di attività passa dal +20,9 di marzo al +14,7%. Stabile il ricorso alla cassa integrazione e i tempi di pagamento (71 giorni). A livello settoriale si registra un diffuso ottimismo nell'ICT, servizi alle imprese e commercio.