Da poco insediato, il nuovo comitato scientifico del Museo Egizio ha visto l'ingresso di nomi importanti: esperti, direttori museali e docenti da tutto il mondo. A capo Marilina Betrò, presidente del comitato, professoressa di Egittologia all'Università degli studi di Pisa, che guiderà il team in quell'attività di ricerca tanto auspicata dal direttore del Museo Christian Greco.
Professoressa, le prime impressioni dal Museo Egizio?
Ovviamente chi studia egittologia non può non conoscere l'Egizio di Torino. Dopo il nuovo allestimento, da un punto di vista scientifico trovo apprezzabilissima la contestualizzazione che è stata fatta degli oggetti, che ora sono raggruppati molto bene per provenienza, significato, uso e altri canoni ancora. E' un tipo di approccio museale molto valido
E da un punto di vista estetico?
"Anche qui un giudizio molto positivo. Mi piace molto la linearità dell'allestimento: poco invadente, particolarmente adatto per mettere l'accento sui reperti esposti. So che ci sono diversi interventi ancora in fieri, ma lo stato di cose è già molto apprezzabile".
Il direttore Greco ha parlato spesso del ruolo primario della ricerca per un museo. Che ne pensa?
"Penso che gli oggetti esposti, senza una ricerca sempre aggiornata e rinnovata, siano oggetti silenziosi che non raccontano niente, ma trasmettono solo un'impressione soggettiva e individuale. La ricerca è fondamentale per raccontare le tantissime storie di un oggetto e le sue molteplici dimensioni: storica, artistica, tecnologica, etc.. E ancora: il come e il perché è stato utilizzato e i motivi per i quali non è stato più utilizzato. Oltretutto la ricerca è importante anche in un altro senso: non dobbiamo dare nulla per scontato e anche cose su un oggetto che siamo sicuri di sapere possono essere state viziate dagli stereotipi dell'analisi del tempo in cui questa è stata fatta".
I vostri progetti da ora in poi?
"E' presto per darsi obbiettivi precisi. Anzitutto porteremo avanti le cose già avviate. Poi vogliamo lavorare molto su una vera collaborazione di ricerca tra noi membri del comitato scientifico e il Museo: all’interno del comitato ci sono direttori di alcuni dei più importanti musei del mondo e professori stimatissimi. Sarebbe un peccato perdere questa occasione per fare davvero ricerca insieme".
Qualche tema particolare in agenda?
"Ho proposto un abbozzo di ricerca che ha trovato interesse. riguarda il tema delle migrazioni. Nel nostro campo ci occupiamo di cose molto lontane nel tempo e a volte ci poniamo una problematica etica, dato che viviamo in una società attraversata da fenomeni drammatici. Ecco, l'idea è quella di far colloquiare il passato con i temi recenti: l'antico Egitto è stato attraversato da grandi fenomeni migratori che hanno dato vita a scontri fortissimi e a forti processi di integrazione e assorbimento. Oggi noi possiamo guardare a questi fenomeni con gli occhi della storia, in un tempo abbastanza lontano per comprenderli a fondo".