Economia e lavoro - 23 luglio 2017, 15:00

A Torino si progetta la creazione di un nuovo punto vendita LIDL in via Bologna

Hanno esposto le linee guida del progetto il vicesindaco Guido Montanari e il dirigente Area edilizia Mauro Cortese

A Torino si progetta la creazione di un nuovo punto vendita LIDL in via Bologna

Probabile nuovo discount LIDL nel territorio della Circoscrizione 6 previsto in via Bologna angolo via Pacini.

Si tratta di un progetto specifico e piuttosto tecnico.”, ha spiegato il vicesindaco Guido Montanari. “Via Bologna è un’asse molto importante e noi speriamo che proprio da qui possa partire un processo di riqualificazione di quest’area, nella quale le iniziative da realizzare sono molte e attuabili nel breve termine, e potranno dare un po’ di respiro ai cittadini ivi presenti, che inizieranno a vedere il quartiere migliorare”.

Vogliamo sottoporre a tutte le Circoscrizioni”, ha continuato l’architetto e dirigente dell’Area edilizia Mauro Cortese, “gli interventi più significativi dal punto di vista dell’impatto urbanistico. Le maggiori modifiche che interesseranno la nuova struttura prevedono un parcheggio al primo piano – su modello Ikea – e il negozio di vendita al piano superiore, cui si accederebbe attraverso scale mobili; una folta vegetazione circostante, con quattro aiuole che fungerebbero da collinetta, ognuna con quattro alberi di media grandezza; pannelli fotovoltaici; orti sul tetto; un nuovo impianto semaforico pensato anche per facilitare gli ipovedenti; il rifacimento dell’attraversamento pedonale; una banchina per evitare la svolta a sinistra diretta verso la zona di carico/scarico merci”.

Alle obiezioni di chi ha fatto notare che, in programma elettorale, il Movimento 5 stelle avesse dichiarato “la contrarietà ai centri commerciali”, il vicesindaco ha risposto nel modo seguente: “Lascio perdere le provocazioni. Riguardo a questo tema vorrei solo precisare che, nel giro di un anno, ho autorizzato una sola struttura di media vendita – dal momento che questa, a voi appena esposta, deve ancora essere accettata".

"Tutte le strutture di questo tipo, proposte in questi mesi, sono state vagliate in base a due criteri: da un lato, l’esigenza di non arrecare danno al commercio locale, dall’altro l’accettazione di tutti i parametri: semaforizzazione, attraversamenti pedonali, presenza del verde e simili. Stiamo, perciò, cercando di fare il meglio possibile con le risorse disponibili: il nostro obiettivo, infatti, è sempre la riqualificazione urbana”.

Roberta Scalise

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