Eventi - 28 luglio 2017, 15:30

"Pillole" non autorizzate per i Dialoghi sulla Salute: in piazza d'Armi salta il punto verde?

Dovevano essere incontri di mezz'ora su vari temi inerenti la salute e il benessere, accompagnati da intrattenimenti all'aria aperta. Ma quest'anno l'estate in piazza d'Armi sembra proprio non dover partire.

"Pillole" non autorizzate per i Dialoghi sulla Salute: in piazza d'Armi salta il punto verde?

Non bastava il ritardo accumulato nell'ultimo mese. Non era sufficiente l'attesa - per molti estenuante - di una delibera comunale sul suolo pubblico, né la frustrazione dei cittadini nel vedere tutta Torino intenta a organizzare rassegne estive nei vari quartieri. Ora, oltre al danno, per piazza d'Armi si aggiunge anche la beffa. O meglio, la sfortuna.

Proprio come recita l'ultimo post apparso sulla pagina Facebook di Dialoghi sulla Salute: "Quest'anno non siamo particolarmente fortunati. Il punto verde Estate in Piazza D'Armi che ospita i Dialoghi sulla Salute rimarrà ancora chiuso fino a che non avrà ricevuto tutte le autorizzazioni necessarie". Datato 21 luglio.

La sera prima, infatti, la tanto agognata inaugurazione dello spazio estivo era saltata senza preavviso. Qualche passante aveva riferito di controlli effettuati dai vigili del fuoco, e dei conseguenti divieti di procedere oltre con l'apertura.

La speranza collettiva era di vedere finalmente avviate le attività venerdì 21, ma ad oggi non risultano ancora aggiornamenti sulla situazione.

In più, oltre alla mancanza dei permessi necessari, anche il maltempo sembra aver influito molto negativamente sul corso degli eventi.

Dalla Circoscrizione 2, il coordinatore della commissione alla cultura e al tempo libero Vito Gentile ha espresso il suo disappunto per l'ulteriore slittamento dell'apertura. "La commissione di vigilanza è stata mandata dal Comune troppo in ritardo. Hanno fatto un primo controllo giovedì, poi un altro venerdì, ogni volta trovavano qualcosa che non andava. Ma il service che gli organizzatori hanno ingaggiato per l'allestimento di tutta la struttura è sempre lo stesso, non vedo quali anomalie possano esserci quest'anno rispetto ai precedenti".

In effetti, i palchi, la pista da ballo, gli stand e i tavoli per il ristoro sembravano in ordine e allineati come nelle precedenti edizioni. Ma parrebbe che l'impianto elettrico dei gestori non rispondesse ai requisiti di sicurezza richiesti, così come il sistema ignifugo. "Si attaccano a qualsiasi cosa, anche minima", commenta Gentile. "La gente è arrabbiata, tutti i residenti non aspettavano che questo punto verde, per l'estate".

Nel corso dei Dialoghi sulla Salute - evoluzione della rassegna La Salute in Comune prima ospitata dentro i Giardini Reali - si doveva parlare di disabilità, counseling, tutela dell'ambiente e amici a quattro zampe. Siamo già al 27 luglio e, da programma, le "pillole" di salute sarebbero dovute terminare il 30, con una nuova ripresa dal 1° al 17 settembre. Ma neanche con lo zucchero la pillola amara della delusione va giù, per ora.

Oggi è previsto l'ultimo, definitivo giro di controllo della commissione di vigilanza. Poi, il verdetto: punto verde, sì o no.

C'è da chiedersi come sarà gestito, in caso di parere positivo, il programma degli eventi. Se verrà nettamente tagliato o se si penserà a una nova calendarizzazione. 

Con piazza d'Armi nell'occhio del ciclone, comunque, è inevitabile non rivolgere un pensiero alle recenti disquisizioni sul cambiamento di sede voluto dal Pd per la sua consueta Festa dell'Unità. Il ritardo nella delibera sul suolo pubblico per il parco, e la conseguente corsa all'organizzazione forsennata del punto verde, avevano fatto riflettere i vertici del partito sull'ipotesi di trasferire le celebrazioni altrove. Non più piazza d'Armi, ma Italia '61, nei giardini adiacenti al Palavela. Per non far slittare la festa in autunno inoltrato. 

E se davvero gli appuntamenti estivi subiranno un drastico strascicamento lungo tutto il mese di settembre, allora si può dire che ci avevano visto giusto.

Manuela Marascio

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