Un'onorevole sconfitta contro il Barcellona (1-2), un successo caparbio contro il Paris Saint-Germain (3-2) ed una vittoria dal dischetto contro la Roma (6-5 dtr): è questo il bottino con cui la Juventus ritorna a casa dopo lo tournée pre-campionato negli Stati Uniti. Sarà pure calcio d'estate, per cui da valutare con tutte le precauzioni del caso, ma un'analisi di quello che ha funzionato e di quello che è ancora da registrare nel team allenato da Max Allegri, si può comunque già elaborare seppur tenendo conto di tutte le incognite presenti nella fase di preparazione alla nuova stagione.
Prendendo in considerazione reparto per reparto, le note più liete arrivano sicuramente dall'attacco: sempre in gol nelle tre amichevoli, la Vecchia Signora si può godere il grande feeling tra Higuain e Dybala. I due argentini hanno infiammato il pubblico americano con combinazioni esaltanti (vedi gol del Pipita al Psg) e l'impressione è che proseguendo su questa strada l'intesa non possa che migliorare. A tal proposito risulta obbligatorio respingere ogni tipo di offerta, anche quella più allettante, per la Joya: Dybala deve rimanere a Torino. Bene anche l'inserimento di Douglas Costa, protagonista di giocate veloci e di classe; sempre più una garanzia invece è Mario Mandzukic, autore della rete contro la Roma. Il croato si è confermato una vera e propria macchina da guerra: sarà difficile per Allegri tenerlo fuori. Conferma importante anche per Cuadrado, apparso già in palla e per cui varrebbe la pena rinunciare all'idea di cederlo. Fugace ma buona la prima apparizione in bianconero di Bernardeschi (bagnata comunque dal rigore trasformato contro la Roma), mentre è promosso a pieni voti anche il giovane Kean (decisivo contro il Psg con il rigore procurato nel finale).
Capitolo centrocampo, quattro nomi sotto la lente di ingrandimento. Marchisio, Pjanic, Khedira e Bentancur. Il viaggio in America ha certificato il completo recupero di Claudio Marchisio: il principino è tornato e non solo per la doppietta rifilata al Paris Saint-Germain. Dinamismo, grinta e intelligenza, ovvero le doti migliori del numero otto juventino, stanno pian piano riemergendo dopo un'annata vissuta con le fisiologiche difficoltà di chi rientra da un grave infortunio. I periodi bui però paiono ormai alle spalle e le premesse sembrano auspicare un futuro nuovamente roseo per il ragazzo cresciuto nel settore giovanile bianconero. Promosso Pjanic (sempre più metronomo della mediana dei campioni d'Italia), affaticato Khedira ma comprensibilmente visti i carichi di lavoro del momento. E che dire di Rodrigo Bentancur? Il giocatore uruguaiano ex Boca Juniors lascia intravedere grandi qualità. Forse ancora un po' gracile per il gioco europeo, ma comunque convincente con la palla tra i piedi: l'impressione è che il ragazzo si farà.
Infine le note stonate, rappresentate dal reparto arretrato. Se l'attacco è andato sempre in gol, la retroguardia ha sempre subito una o più reti. Completamente in bambola contro il Barça di Neymar, poco lucida contro il Paris Saint-Germain e distratta con la Roma: il fiore all'occhiello degli ultimi successi bianconeri necessita di una pronta revisione in vista del futuro che verrà. Nella zona centrale ha convinto Rugani utilizzato contro la Roma, mentre in generale Benatia e Chiellini hanno mostrato qualche disattenzione di troppo. Tanto in difficoltà (forse troppo) Barzagli: il numero 15 dovrà lavorare ancora più duramente per raggiungere una buona condizione atletica, a maggior ragione tenendo conto dell'età non più giovanissima. Sull'out di destra la presa di confidenza di De Sciglio con la nuova realtà fa ben sperare, ma è necessaria una controprova. A sinistra invece Alex Sandro è la grande certezza (insostituibile). A questi due vanno aggiunti Lichtsteiner e Asamoah, elementi sempre pronti a dare il loro contributo ma che non alzano il livello della qualità. Affidabili invece i portieri: bene Buffon e Sczesny (anche se impegnato solo contro il Barcellona), benissimo Pinsoglio. Il terzo portiere si ricorderà di questa tournée a lungo in virtù delle grandi parate sfoderate contro il Paris Saint-Germain e del rigore parato a Tumminello contro la Roma.
Questo dunque il resoconto americano su cui lavorare alla ripresa degli allenamenti. Una buona base che necessita di miglioramenti a stretto giro di posta, del resto il 13 agosto non è così lontano e "bisogna vincere la Supercoppa", parola di Massimiliano Allegri.