“Uniamoci per difendere il posto di lavoro dei dipendenti Comital”, è l'appello del primo cittadino Emanuele De Zuanne che per domani, venerdì 1 settembre alle 17.30, davanti ai cancelli dello stabilimento di via Brandizzo 130, ha chiamato a raccolta i 24 sindaci dei Comuni da cui provengono i lavoratori.
"Ritengo opportuno e necessario che come primi cittadini si faccia sentire fisicamente la nostra vicinanza ai lavoratori che stanno perdendo il proprio posto di lavoro - scrive De Zuanne nella lettera invito inviata ai colleghi - e facciamo vedere all'azienda che le istituzioni sono presenti e decise a fare fino in fondo la propria parte per aumentare il peso delle Istituzioni nel prossimo tavolo di confronto, previsto per il 4 settembre, indipendentemente dalla appartenenza politica".
L'azienda francese, il 28 luglio scorso, aveva annunciato la cessazione dell'attività e il licenziamento di tutti i 138 dipendenti. Momenti di forte tensione si sono registrati il 23 agosto scorso, due contusi dopo qualche tafferuglio con le forze dell'ordine. I lavoratori Comital hanno voluto far conoscere la loro situazione anche durante i festeggiamenti patronali che si stanno svolgendo a Chivasso. Ieri, mercoledì, durante la fiera regionale hanno diffuso volantini in cui denunciano la situazione, spiegando perché la Comital non sia costretta a chiudere.
"Siamo i lavoratori della Comital dal 31 luglio in presidio permanente ai cancelli della fabbrica – scrivono - Comital è un'azienda storica di Volpiano e del territorio di Torino che da più di cinquanta anni produce laminati di alluminio per l'industria alimentare e farmaceutica. Tutti settori che non sono in crisi! La Comital sta chiudendo nonostante ci sia il mercato, i clienti, gli impianti e le professionalità. Insomma, tutte le condizioni per funzionare. Un patrimonio di capacità che è un delitto fare morire".
"Ad oggi siamo 138 lavoratori che rischiano di rimanere senza lavoro e di andare ad aumentare il numero dei disoccupati. Questo perché la proprietà francese della Comital (la famiglia della Aedi snc che ha comprato da quella che oggi si chiama Cuki nel 2015) nel giro di due anni ha trasformato una azienda senza debiti e con un portafoglio ordini enorme in una azienda che, nonostante le richieste dei clienti, non ha il materiale da lavorare ed ha preso la scellerata decisione di cessare e chiudere l'attività. Oltre a noi rischiano di trovarsi nella stessa situazione tutte le aziende e attività collegate, a partire dai 40 lavoratori della Lamalù che da sempre lavora quasi completamente per Comital".
"Per difendere i nostri posti di lavoro, per difendere la nostra dignità, per difendere una fabbrica che da decenni è molto importante per il territorio, siamo ai cancelli 24 ore al giorno, compreso a Ferragosto! La Comital può ripartire – conclude il volantino diffuso al Parco Mauriziano di Chivasso durante la fiera – ma ci vuole la volontà. Per questo abbiamo bisogno del sostegno di tutti: cittadini, associazioni e istituzioni. Partecipate alle iniziative dei prossimi giorni.
E' possibile trovare informazioni sul social network (esiste la pagina “Lavoratori Comital in lotta”), sui volantini che diffonderemo nel territorio o semplicemente venendo a trovarci in strada Brandizzo 130 a Volpiano”.