Eventi - 07 settembre 2017, 18:45

Artissima, tutte le novità della 24a edizione

La nuova direttrice, Ilaria Bonacossa: “Dirigere una fiera è come guardare nel futuro”. Si terrà a Torino dal 3 al 5 novembre con oltre duecento gallerie, 2000 opere e 700 artisti

Artissima, tutte le novità della 24a edizione

La prima edizione di Artissima firmata dalla nuova direttrice, Ilaria Bonacossa, si preannuncia una prosecuzione del percorso di apertura a un pubblico sempre più ampio già intrapreso negli scorsi anni. La fiera d’arte internazionale, tra le manifestazioni torinesi più conosciute all’estero, si terrà come l’anno scorso all’Oval del Lingotto, dal 3 al 5 novembre, nella sua ventiquattresima edizione.
“A Torino – ha spiegato la direttrice – ho curato la mia prima mostra, tornare in questa città ha quindi per me un fascino particolare. Frequento Artissima dal 2002 e da allora non ho mai perso un’edizione. Per un curatore, dirigere una fiera è come guardare nel futuro”. 

Per farlo, Artissima non dimentica di rivolgere uno sguardo al passato. Quest’anno, infatti, ricorrono i cinquant’anni dalla prima mostra d’arte povera, che si tenne a Torino nel 1967 e segnò la nascita di una corrente destinata a influenzare il mondo dell’arte su scala internazionale.
All’interno di Artissima ci sarà uno spazio dedicato al glorioso “Piper Club”, discoteca torinese che negli anni ’60 rappresentò un punto di rottura con la tradizione e una consistente accelerata verso la sperimentazione musicale (e culturale in generale) e il rinnovamento. Un programma di incontri, curati da “the classroom”, racconterà questa evoluzione. E, nel frattempo, il Centro del Restauro di Venaria Reale si occuperà del recupero di alcuni arredamenti del club torinese.

Sono 206 le gallerie ospitate dalla fiera, provenienti da 31 paesi (il 62% degli espositori proviene dall’estero), per un totale di 2000 opere e 700 artisti presentati a Torino.
Nella nuova edizione saranno introdotte alcune novità. Oltre alle sezioni già note, infatti, nasce “Disegni”, curata dal duo di curatori lisbonesi Luís Silva e João Mourão. “La sezione – ha spiegato Ilaria Bonacossa – sarà composta da stand monografici sui disegni, perché tutti gli artisti utilizzano il disegno come mezzo espressivo. Saranno messe in dialogo opere di artisti affermati e di altri più giovani. Avere due curatori di Lisbona, poi, è molto importante, perché la città sta diventando quello che era Berlino fino a 15 anni fa”. Un grande centro di sperimentazione culturale, insomma.

Tra le altre novità spicca un potenziamento dei mezzi digitali, a partire dall’assenza del catalogo cartaceo (che fa bene anche all’ambiente) per arrivare alla creazione di una piattaforma online, dotata anche di una app per dispositivi mobili, attraverso la quale sarà possibile seguire gli eventi della fiera, “salvare” quelli più interessanti e, a partire da una settimana dall’inizio di Artissima, dare anche un’occhiata alle opere. Questo ultimo strumento è pensato soprattutto per collezionisti e galleristi.
I partner, in generale, sono numerosi e come le occasioni per entrare alla fiera, anche grazie alle visite guidate, pensate anche per i non addetti ai lavori ma per i “semplici” appassionati. Dai “Walkie Talkies” curati da Lauretana all’Ypsilon St’Art Tour, promosso da Lancia.

La direttrice, insieme a Vittoria Martini, ha curato anche un altro progetto. Si tratta del Deposito d’Arte Italiana Presente, che ospiterà prestiti dalle istitutizioni piemontesi e opere provenientei dalle gallerie in fiera. L’idea è ispirata da una precedente e omonima esperienza già sperimentata a Torino tra il ’67 e il ’68.
Artissima si compone di sette sezioni e sei premi, tra cui il nuovo OGR Award, realizzato in collaborazione con la Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea CRT, finalizzato all’acquisizione di un’opera che verrà destinata alle nuove OGR.

 

Tutti gli espositori sono già online su www.artissima.it

Paolo Morelli

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