"L'idea è che il cittadino da oggetto della sicurezza diventi soggetto". A dirlo è il consigliere Silvio Magliano, che come Gruppo Consiliare dei Moderati sostiene il progetto Te.Si., Territorio Sicuro.
Si tratta della prima iniziativa a livello nazionale di sicurezza partecipata, integrata e sussidiaria, derivante dal Decreto Minniti. Il principio alla base è quello del coinvolgimento di cittadini ("gli occhi sul territorio"), comitati, associazioni, amministratori comunali, Polizia Municipale e Polizia di Stato, aziende del settore privato, anche attraverso l'utilizzo di tecnologie all'avanguardia e big data.
Un progetto in due attività, una operativa e quattro di sviluppo, pronto in due anni al massimo se il Comune di Torino decidesse di aderire. La prima fase prevede l'ampliamento e diffusione della Sicurezza Integrata e Partecipata. Il nuovo modello prevede di unire le richieste di soccorso, gli " Alert" e le telecamere in uso presso gli esercenti e le attività economiche di Torino e Provincia, direttamente con le Sale Operative delle Forze dell'Ordine per un rapido pronto intervento.
La seconda fase prevede una valutazione di impatto e implementazione del progetto Te.Si. Il progetto dovrà applicarsi, in fase sperimentale, in un unico quartiere o borgo. Una sicurezza 2.0, in cui il Comune di Torino potrà farne parte investendo solo un euro.
"L'elemento rivoluzionario di Te.Si. è il cambio di approccio concettuale alla sicurezza che si adatta, contrastandole, alle minacce contemporanee, dalla microcriminalità al terrorismo: è il frutto di un rapporto sinergico di tutti gli attori, pubblici e privati", ha commentato il project manager Claudio Bertolotti.