Cultura e spettacoli - 13 settembre 2017, 17:26

A Chivasso arriva "Muri di Versi"

Il 23 e 24 settembre l'esperimento di "socialità poeatica"

A Chivasso arriva "Muri di Versi"

A Chivasso, dal 23 al 24 settembre, nella Social Street più frequentata di Chivasso arriva Muri Di Versi: un esperimento di "socialità poetica".

Muri Di Versi nasce a Bologna, nel 2015, dall'incontro felice di persone, associazioni, gruppi informali, realtà culturali, cittadini, studenti e tanti tanti giovani volontari che credono nella bellezza della "socialità poetica".

Il 23 al 24 settembre, per la prima volta, via Torino a Chivasso si trasforma in una galleria a cielo aperto. L'idea è dell'Associazione Sempre Avanti di Beppe Vijno, in collaborazione con Kiv.Lab, Alternative Karming, Unitre e associazione “Carla Boero”

L'allestimento è un'estemporanea, un intervento poetico, aperto a tutti e interamente gratuito, in cui sono coinvolti i residenti di Chivasso, i passanti, i giovani, le famiglie, gli studenti e tutti coloro che abbiano la curiosità di fermarsi a guardare, leggere, chiedere e bisbigliare la propria emozione.

Lungo tutto il percorso poetico sono infatti previsti degli spazi dedicati ai passanti-visitatori: fogli bianchi, penne e pennarelli messi a disposizione di grandi e piccini per lasciare un verso, un commento, un disegno. Questi fogli verranno conservati e entreranno a far parte dell'allestimento "Muri di Muri", l'angolo dei ricordi e gli scatti degli anni precedenti.

Vogliamo invitare i cittadini ad aprire le porte di casa e uscire fuori – dice Beppe Vijno, dell'associazione Sempre Avanti -, superare le paure comunicative per improvvisarsi o scoprirsi “poeti di strada”. Sentire, commentare, lasciare andare, tentare versificazioni, disegnare, appendere carta scritta con entusiasmo, donare un pensiero, condividere un passaggio di gioia o di tristezza, camminare attraverso i fogli e sui fogli, abbandonarsi con disinvoltura o impegno, ma sempre con meraviglia. Sono giorni diversi, in cui il muro non è una barriera, confine, ostacolo, ma, al contrario, si presenta come un prolungamento esterno di una tensione poetica privata che cerca la condivisione, si nutre del profumo di strada, esige il contatto con l’aria aperta e mira a raggiungere animi sensibili e occhi curiosi”. Per informazioni, tel 338.3609426.

Flavio Giuliano

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