Come già comunicato da RFI (nota del 25 luglio 2017) con precedente nota, trasmessa anche agli organi di informazione locali, la presenza di grandi sacchi bianchi (tecnicamente definiti “big bag”) situati su aree di proprietà RFI, sono dovuti ad opere commissionate da RFI, la cui direzione lavori è affidata ad ITALFERR, e consistenti nell’esecuzione di scavi sagomati per posa cunicoli, pozzetti, blocchi, plinti e fabbricati, che prevedono l’asportazione di pietrame ferroviario denominato “ballast”. A seguito di caratterizzazione eseguita da ditta specializzata nel settore, è stata riscontrata la presenza di amianto nel ballast da rimuovere, pertanto tale rifiuto è stato caratterizzato dal codice CER 170507 (pietrisco per massicciate ferroviarie contenente sostanze pericolose) e CER 170504 (terra e rocce, diverse da CER 170503). La prima fase delle lavorazioni, che riguarda la rimozione del ballast per la posa dei cunicoli, fase attualmente in corso, prevede tre zone di confezionamento e deposito temporaneo dei big bag poste su aree di proprietà RFI, individuate presso la traversa di Via Paolo Regis, area nord stazione con ingresso su Via Ceresa e area interscambio posta a nord del parco Mauriziano con ingresso da Via Marie Curie.L’individuazione dei siti su indicati, le metodiche di raccolta, incapsulamento, insaccamento e stoccaggio del ballast, nonché tutte le metodologie di analisi ambientali per la verifica dell’eventuale dispersione di fibre di amianto in atmosfera, sono state vagliate e autorizzate dal servizio SPreSAL dell’ASL TO 4, in occasione della presentazione dei piani di lavoro redatti ai sensi dell’art. 256 del D.Lgs 81/2008.Il deposito temporaneo di rifiuti, ai sensi dell’art. 183 del D.Lgs. 152/2006, qualora ecceda i 30 mc., prevede un limite temporale massimo di 90 giorni, entro i quali devono essere portati presso il sito di smaltimento finale. Le operazioni di raccolta del ballast non sono ancora terminate, e quindi, avendo le lavorazioni in oggetto un continuo ciclo di produzione, pur provvedendo allo smaltimento definitivo di ballast lì depositato, vi sarà un altrettanto continua giacenza di rifiuti almeno fino al termine dei lavori, previsti per fine dicembre 2017.L’impresa affidataria dei lavori di raccolta, insaccamento e deposito temporaneo del ballast, al fine di monitorare con ancor maggiore precisione la qualità dell’aria, si è impegnata ad effettuare campionamenti settimanali al MOCF, anche al di fuori dell’area di cantiere (procedura non richiesta dalla normativa vigente), nei pressi degli abitati di Via P. Regis per la verifica dell’eventuale dispersione di fibre di amianto. I risultati delle analisi vengono inviati al servizio SPreSAL dell’ASL TO 4 che, in caso di anomalie, provvederà ad informare tempestivamente il Comune.