Eventi - 25 settembre 2017, 17:31

Domani al via la due giorni dedicata a Francesco De Sanctis

Appuntamento presso l'università: alle 9.30 in sala Principi d'Acaja del Rettorato con il convegno internazionale "La militanza critica da Francesco De Sanctis alla contemporaneità"

Domani al via la due giorni dedicata a Francesco De Sanctis

Due giornate di studi, all’Università di Torino e in Consiglio regionale, per approfondire la conoscenza di un protagonista indiscusso del dibattito culturale e della scena politica italiana.

Domani, martedì 26 settembre 2017, alle ore 9.30, presso la Sala Principi d’Acaja del Palazzo del Rettorato di Torino (via Verdi 8) si aprirà il convegno internazionale di studi La militanza della critica da Francesco De Sanctis alla contemporaneità. Il convegno è promosso dal Comitato nazionale per le celebrazioni del bicentenario della nascita di Francesco De Sanctis (1817-1883) e dal Dipartimento di studi umanistici dell’Università di Torino, con il patrocinio del Consiglio regionale del Piemonte e della Città di Torino.

Il convegno proseguirà mercoledì 27, alle 9.30, nella Sala Viglione di Palazzo Lascaris e sarà aperto dal presidente del Consiglio regionale, Mauro Laus.

Il progetto per le celebrazioni del bicentenario desanctisiano nasce dal lavoro pluriennale di un gruppo di studiosi di università italiane e straniere che si raccolgono attorno alla rivista «Studi Desanctisiani» e offre l’occasione di un ritorno allo studio dell’illustre critico letterario e patriota, con l’obiettivo di restituire una visione completa e articolata della sua figura e della sua opera.

Torino è la città in cui lo stesso De Sanctis visse prima l’esilio e poi le sue prime esperienze parlamentari, e si propone di riflettere sulla categoria della letteratura militante, cercando di comprendere se e in quali termini sia ancora oggi possibile applicarla a un certo tipo di critica letteraria, intesa non solo come esercizio esegetico. Attraverso le pagine dei saggi critici, così come attraverso gli articoli di giornali ospitati dalle testate letterarie più diffuse fra la fine dell’Ottocento e i primi anni del Novecento, ci si propone di far emergere il valore politico che frequentemente la parola critica assume per i lettori coevi e la modernità di alcune letture dalle quali, ancora oggi, è indispensabile partire per confrontarsi con gli autori più significativi della nostra storia letteraria.

r.g.

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