Attualità - 29 settembre 2017, 17:10

G7 di Venaria, i sindacati dei sette paesi: "Individuare azioni concrete per garantire equità dalla globalizzazione"

Altra richiesta avanzata dalle organizzazioni sindacali è quella relativa al rispetto dei diritti fondamentali, in particolari nel mondo della new economy

G7 di Venaria, i sindacati dei sette paesi: "Individuare azioni concrete per garantire equità dalla globalizzazione"

“Ai Ministri del G7 si chiede d’individuare principi ed azioni concrete per garantire una distribuzione equa dei vantaggi derivanti dalle economie globalizzate e digitalizzate”. E’ questa la richiesta avanzata in maniera unitaria dai sindacati dei sette paesi del G7, in un documento che è stato consegnato ai Ministeri del Lavoro presenti di Venaria.

Tra i punti essenziali, ha spiegato la Segretaria Generale della CGIL Susanna Camusso in un incontro informale a margine, :”il tema della responsabilità che hanno i governi su come gestire i processi di transizione verso la nuova era digitale”. “Facciamo una formale richiesta”, ha proseguito, “che si smetta di parlare di occupazione informale, ossia di lavoretti, per dargli invece quello di lavoro effettivo”.

Altra richiesta avanzata dalle organizzazioni sindacali è quella relativa al rispetto dei diritti fondamentali, in particolari nel mondo della new economy: “salari dignitosi e protezione sociale in tutta l'economia digitale e, in particolare, nell'economia delle piattaforme, a fronte di forme crescenti di lavoro precario, di lavoro autonomo o di utilizzo dei contratti civili”.

“Nel mondo”, ha sottolineato in proposito il Segretario Generale della Uil Carmelo Barbagallo, “la differenza tra ricchi e poveri è aumentata, quindi c’è qualcosa che dobbiamo riequilibrare, a partire dall’innovazione dell’impresa 4.0”.

Sul tema dello sviluppo è intervenuta anche la Segretaria Generale della Cisl Annamaria Furlan:”L’argomento va affrontato tutti insieme, mettendo al centro la partecipazione e il protagonismo”. “Questo perché”, ha proseguito, “non possiamo permetterci che in un futuro ormai prossimo ci siano nuovi esclusi con l’applicazione di nuove tecnologie. Gli aspetti contrattuali, in particolare quelli che fanno riferimento al diritto alla formazione, sono indispensabili”.

 

 

 

 

Cinzia Gatti

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