Non è ancora la celebre sfida tra Oxford e Cambridge, ma la versione in salsa sabauda della regata tra i due atenei torinesi, il Politecnico di Torino e l’Università degli studi, ormai ha una sua tradizione e una sua fisionomia. Che piace ai torinesi. La Rowing Regatta, giunta alla sua ventunesima edizione, è andata in scena nel pomeriggio di venerdì, in mezzo a una città blindatissima per il G7.
L’inaugurazione ha coinciso con quella della Notte Europea dei Ricercatori, di cui la regata è evento integrate, per poi spostarsi nel salotto cittadino di Piazza Castello, per la benedizione delle imbarcazioni: le barche da canottaggio a quattro posti. Quindi la sfilata delle università e degli equipaggi in via Po, fino ai Murazzi, per la regata vera e propria.
E sulle rive del fiume la prima gara tra Unito e Polito è stata quella femminile, in cui l'oro è andato a Unito. Nel maschile otto contro otto, invece, è stato il Politecnico a trionfare, recuperando posizioni rispetto all'Università degli studi, che nel totale degli incontri degli ultimi ventuno anni è avanti per 12 a 9.
La gara, organizzata dal Cus Torino, si è tenuta per la prima volta nel 1997, come iniziative per promuovere il Po e le diverse società di canottaggio che si affacciano sulle sue rive nel capoluogo piemontese, oltre che lo sport universitario, e unire i due atenei in una sfida sportiva che, come si diceva, nata imitando il modello di Oxford e Cambridge, è sempre più una tradizione sabauda.