Politica - 02 ottobre 2017, 20:25

Torino, il Consiglio Comunale discute la delibera di revisione delle partecipazioni prevista dalla legge Madia

Si accende il dibattito sulle partecipate. L'assessore Rolando: "Non svendiamo niente e non vogliamo fare cassa, ci stiamo solo adeguando alla legge"

Torino, il Consiglio Comunale discute la delibera di revisione delle partecipazioni prevista dalla legge Madia

"Con questa delibera non cerchiamo di far cassa e non svendiamo niente. Ci stiamo solo adeguando alla legge Madia e a quello che ci ha chiesto la Corte dei Conti che aveva giudicato insufficiente quando fatto da chi c'era prima". Così l'assessore comunale al Bilancio Sergio Rolando ha risposto alle critiche delle opposizioni in merito alla delibera per la revisione straordinaria delle partecipazioni comunali, predisposta dalla sindaca Chiara Appendino, arrivata oggi in aula per il voto con 120 emendamenti.

Sono 21 le società di cui la Città possiede quote in modo diretto e 24 quelle partecipate in modo indiretto, per il tramite di Finanziaria Città di Torino, Gtt e FSU (che detiene il 33,3% del capitale sottoscritto e versato di Iren spa). Alcune di esse, come Virtual reality media park, Atm, Pra Catinat S.c.p.a., CSEA sono escluse dai procedimenti avviati con questo atto perché già in via di liquidazione. Tra le società di cui si intende procedere alla razionalizzazione o alla liquidazione figurano gli incubatori d’impresa 2I3T e I3P, il Cei Piemonte, Environment Park, Finpiemonte s.p.a, Ipla e Caat (per il Centro agroalimentare torinese è prevista la dismissione del 5% delle quote di partecipazione sul totale del 92.96%).

Stefano Lo Russo (Pd) ha parlato della dismissione della Sagat, "sbagliata perché non esiste un acquirente che non sia l’attuale proprietario del rimanente pacchetto azionario". Per Piero Fassino (Pd) "l’aeroporto di una città che continua a incrementare il numero dei turisti è una struttura strategica per lo sviluppo: non si può uscire da Sagat". Mentre Osvaldo Napoli (FI) ha attaccato la Appendino: "Nessuno parla di quello che il sindaco ha annunciato in questi giorni, dei tagli per 80 milioni, del piano di risanamento concordato con la Corte dei Conti, mai visto un sindaco andare alla Corte dei Conti per chiedere consigli". Così Antonio Fornari (M5S): "Il Comune di Torino ha alcune partecipate assurde che la delibera di oggi vuole razionalizzare, come l’autostrada Garessio Ceva, i cui lavori non sono mai iniziati. Il debito di Torino non è calato, è stato solo spostato, negli anni il debito dei torinesi è aumentato". Per Fabrizio Ricca (Lega Nord) "Il Caat o si vende o non si vende, basta incertezze. E’ sui conti del Comune che dobbiamo rispondere ai cittadini. Se non vi è collaborazione da parte nostra, è perché la maggioranza non l’ha voluta nonostante la nostra volontà di essere propositivi". 

Agli appunti sollevati in aula ha controreplicato l'assessore al Bilancio: "Ci dicono - ha detto Rolando - che stiamo facendo un 'compitino'. Vuol dire che con umiltà cercheremo di fare un compitino migliore di quello fatto da chi c'era prima di noi e se loro hanno preso 4 dalla Corte dei Conti cercheremo di prendere almeno un 6".

r.g.

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