I numeri dell'industria torinese confermano il sereno. Anche le previsioni del quarto trimestre 2017, infatti, vede un clima di fiducia positivo.
Bene l'export, così come l'utilizzo delle risorse, ormai superiori all'80% e se alcuni dati sono inferiori alla rilevazione precedente (pur rimanendo ampiamente in campo positivo), c'è un dato che spicca, quello legato agli investimenti. Un vero e proprio cambio di passo negli ultimi trimestri, che sale di pari passo al tasso di utilizzo degli impianti. "I dati, ormai, da alcuni trimestri sono positivi, a conferma di un clima di fiducia che si consolida in quasi tutti i settori, tranne forse l'edilizia - spiega il presidente dell'Unione Industriale Dario Gallina -, ma è confortante soprattutto la crescita di quasi 5 punti degli investimenti, anche se previsionali. Ma anche quelli consuntivi più recenti confermano la tendenza".
Gli indicatori, peraltro, spingono verso l'alto da gennaio, dopo aver smaltito lo stop per il referendum. "Il metalmeccanico è positivo da 11 trimestri, tra filiera auto e meccatronica - aggiunge Gallina - e anche se resta la differenza tra aziende sopra e sotto i 50 dipendenti, la forbice si sta riducendo, segno che anche il mercato interno si sta risollevando".
Tra i settori, bene anche l'alimentare, così come la chimica e il tessile, in leggero recupero. E la carta grafica, così come la gomma plastica. Unica nota stonata è quella emessa dall'edilizia, ancora in crisi, così come gli impiantisti. Qui, i segnali di miglioramento sono ancora minimi e non sufficienti a regalare ottimismo.
"Speriamo si confermino gli aiuti per le assunzioni dei giovani e gli incentivi del piano Calenda per gli investimenti", ha concluso Gallina. "Le aziende credono nel 4.0 perché si rendono conto delle opportunità offerte da queste tecnologie. Il centro di riferimento tecnologico rappresenta il passo successivo che vogliamo creare, avvicinando centri di ricerca e grandi imprese per arrivare alle PMI".







