Lunedì 9 ottobre si è insediato il nuovo Consiglio della Fondazione per l’architettura / Torino che resterà in carica fino al 2021. Sono chiamati a guidare l’istituzione 11 architetti nominati dal Consiglio dell’Ordine degli Architetti di Torino: Roberto Albano, Ilaria Ariolfo, Paolo Balistreri, Fabio Bolognesi, Alessandro Cimenti, Paolo Dellapiana, Emilia Garda, Massimo Giuntoli, Michela Lageard, Chiara Martini e Subhash Mukerjee. Una compagine giovane, dalle esperienze e professionalità eterogenee; nel Consiglio infatti trovano spazio le diverse anime dell’architetto: il progettista tradizionale, il paesaggista, il project manager, ma anche chi opera in istituzioni culturali, in associazioni di imprenditori o insegna all’Università.
Tra questi, è stato confermato presidente Alessandro Cimenti, che negli ultimi mesi ha guidato il percorso di rinnovamento anche statutario della Fondazione con l’intento di rendere le attività dell’ente ancor più incisive e efficaci nei confronti della categoria e della società civile. Cimenti, architetto, classe 1976, ha studiato presso il Politecnico di Torino e ha svolto l’Erasmus ad Oulu (Finlandia). È socio fondatore di STUDIOATA atelier di architettura nato nel 2000 con all'attivo diversi progetti premiati e pubblicati. Nel 2013 si è avvicinato alle attività dell’Ordine degli Architetti di Torino diventando consigliere; durante lo scorso mandato si è occupato prevalentemente dell’attività formativa e del Festival Architettura in Città ed è stato referente per i focus group dell’Ordine “Qualità e promozione del progetto” e “Design”.
“Nella nostra visione e nelle attuali condizioni socio economiche” afferma il presidente Alessandro Cimenti “la Fondazione deve provare a fare il salto da ente di divulgazione e promozione dell'architettura a agenzia capace di generare occasioni di produzione di Architettura di qualità. La Fondazione ha le potenzialità per fare da facilitatore dei processi di trasformazione del territorio, fungendo da elemento di connessione tra le diverse componenti della società civile: gli architetti, i cittadini, le istituzioni e il mondo imprenditoriale. Sollecitare gli enti banditori pubblici e privati nell’adozione dello strumento del concorso, sviluppare progetti partecipati con i cittadini, favorire il dibattito pubblico, sono alcuni dei passaggi indispensabili per creare buona architettura e nuove opportunità di lavoro per gli iscritti. La Fondazione ha capacità, esperienza e competenze in grado di offrire sul mercato servizi e stimoli che mancano e di cui c'è assoluto bisogno in una logica di ricerca dell'autonomia economica.”
Per favorire un ruolo più attivo nella città, una prima decisione del Consiglio sarà quella di dare avvio a un Consiglio di indirizzo: mentre il Consiglio di Amministrazione è formato solo da architetti, il Consiglio di indirizzo rappresenta uno strumento di apertura verso la società civile. Al suo interno infatti saranno presenti anche esponenti del mondo imprenditoriale come Marco Boglione, fondatore e presidente di BasicNet, e Fabrizio Giugiaro, presidente di Giugiaro Architettura, e rappresentanti di istituzioni culturali come Laura Milani, direttore dello IAAD e presidente del Museo Nazionale del Cinema. Una scelta perfettamente in linea con la volontà della Fondazione di essere interlocutore e soggetto attivo del territorio.
Le attività che costituiscono il bagaglio di esperienze della Fondazione saranno reindirizzate verso questa nuova mission: la programmazione dei concorsi di architettura, i workshop di progettazione in collaborazione con le aziende e le istituzioni del territorio, le numerose iniziative di promozione culturale e divulgazione sui temi dell’architettura con addetti ai lavori e cittadini sono tra gli strumenti nelle mani del nuovo Consiglio. Nella programmazione, il Festival Architettura in Città sarà un punto fermo: a breve si inizierà a lavorare alla prossima edizione che si svolgerà nel 2019.





