Il Raduno Interregionale degli Alpini avvenuto ad Alassio Sabato 14 e domenica 15, si è concluso con la cerimonia di conferimento del premio "Alpino dell'Anno" per l'anno 2016 all'alpino torinese in pensione Felice Cumino, da Rivoli, assieme al caporal maggiore scelto Francesco Torre, di stanza presso il 3° reggimento di Artiglieria da Montagna di Remanzacco (Udine). L'evento ha visto partecipare numerosi alpini sia in armi che in congedo, la famosa fanfara cuneese di Moretta, mezzi storici d'epoca, l'ultimo superstite della ritirata di Russia sergente maggiore Leonardo Sassetti, 103 anni, della divisione Cuneense, accolto con tutti gli onori e omaggiato dal sindaco di Alassio Enzo Canepa. Coordinava la manifestazione il generale Giacomo Verda e il capo sezione di Alassio Ezio Porcella, assieme a quello di Savona Emilio Patrone.. Presenti sindaci di tutto il Comprensorio Savonese, rappresentanti della Regione Liguria, nonchè alcuni sindaci del Piemonte e dell'Emilia e le autorità di ogni arma. per festeggiare Cumino, ha voluto essere presente il sindaco di Rivoli Franco Dessì.
La motivazione del premio conferito Felice Cumino parla della sua costante attività di volontariato negli anni del suo post congedo fino ai giorni nostri. Quella di Torre descrive il gesto coraggioso impiegato con tempestivo intervento nello strappare dai binari della metropolitana di Roma un aspirante suicida. Torre nel 2016 era stato inviato a prestare servizio di sicurezza nella capitale durante il Giubileo.
Con Francesco Torre, siciliano di origine, c'erano i genitori Stefano e Francesca arrivati apposta dalla Sicilia e la compagna friulana Katia. Nel momento della premiazione, accanto a lui c'era il suo comandante di reggimento ten.col. Saitta. Altro ospie d'onore il Comandante della Divisione "Tridentina" , generale Bellacicco.
Oltre al militare Torre sono stati premiati il torinese alpino in pensione Felice Cumino e, con solenne encomio,il trentino Renzo Merler. Con diploma d'onore il parmense Ermanno Forni, entrambi anche loro in stato borgese, per i loro interventi nelle varie zone disastrate.