Continuano le prese di posizione sulla vicenda giudiziaria che vede coinvolta la sindaca di Torino Chiara Appendino. Questa la dichiarazione di Osvaldo Napoli, capogruppo di Forza Italia al Comune di Torino: "Forza Italia è sempre stata e sempre sarà un partito garantista, con tutti, a cominciare dai nostri avversari politici. Lo siamo a maggior ragione con il sindaco di Torino, Chiara Appendino, con l’assessore al Bilancio e con il capo di gabinetto".
"Ho denunciato fin dal novembre 2016 la situazione dell’ex area Westinghouse e misi in guardia il sindaco e la giunta contro il rischio di un pasticcio di bilancio. Puntualmente è accaduto. Non ho mai creduto alla giustizia da usare come un maglio nella lotta politica, lascio volentieri queste cose ai grillini e al loro profeta. In attesa che la magistratura inquirente faccia i suoi accertamenti, devo però rilevare che la superficialità amministrativa rimane una grave colpa politica sanzionabile, è vero, soltanto dal giudizio degli elettori".
"Da questa vicenda, però, non possono tenersi fuori le precedenti amministrazioni. Il gioco a rimpiattino fra PD e M5s ha tutto il sapore di una presa in giro dei torinesi i quali hanno il sacrosanto diritto di sapere e capire dove è nato l’attuale dissesto del Comune. Debiti residui per centinaia di milioni mai portati alla luce e la situazione di GTT, sulla quale circolano ipotesi e sussurri allarmanti riguardanti i bilanci degli anni precedenti, completano la fotografia impietosa di una città in ginocchio, sia sotto l’aspetto finanziario sia sotto l’aspetto della sicurezza (vedi Piazza San Carlo, il G7 e il Barattolo”.
"Il sindaco sa bene quante volte ho richiamato lei e la sua giunta a comportamenti meno tracotanti e a una coerenza amministrativa che faceva e fa acqua da tutte le parti. Forza Italia rinnova ancora adesso il suo monito di sempre: a Torino serve una giunta civica di emergenza, con la partecipazione delle migliori energie cittadine, del mondo dell’impresa, delle professioni, del terzo settore. Senza un atto di coraggio del sindaco, la decadenza di Torino sarà inarrestabile e i torinesi non meritano tanto".
Questo, invece, il commento di Maurizio Marrone di Fratelli d'Italia-Alleanza Nazionale: "Alla faccia della parola "onestà" urlata dai grillini nella "presa" di Palazzo Civico, l'Appendino ha già collezionato la sua seconda iscrizione nel registro degli indagati, e questa volta non si tratta di una fatalità, ma si parla di un bilancio falsificato. Eppure non accenna nemmeno a schiodarsi dalla poltrona da Sindaco. Ci pensiamo noi, per amore di Torino, a chiedere formalmente alla Corte dei Conti di commissariarla".
"Già ad aprile avevamo presentato un esposto che, segnalando il rischio di questo falso insieme a tante altre violazioni, chiedeva ufficialmente al giudice contabile il commissariamento finanziario dell'amministrazione comunale grillina, ai sensi dell’art. 148-bis, comma 3 del TUEL: rinnoviamo l'istanza oggi che questa inchiesta penale priva di credibilità definitivamente questa "Giunta del bianchetto", assolutamente delegittimata a gestire il risanamento finanziario di Torino, già sostanzialmente in dissesto grazie agli ultimi decenni di indebitamento cronico".
"Il coraggio di ammettere la propria incompetenza e restituire le chiavi del potere non è evidentemente una qualità di Chiara Appendino, sia la Corte dei Conti a difendere ciò che resta dell'erario pubblico torinese".