Attualità - 27 ottobre 2017, 21:11

"Continua la sordità sulla riorganizzazione del servizio di assistenza protesica"

La denuncia da parte dell'associazione Apic e degli enti da sempre attivi sul tema della disabilità

"Continua la sordità sulla riorganizzazione del servizio di assistenza protesica"

Un gruppo di Associazioni da sempre attivo sul tema delle disabilità è da troppo tempo in attesa di una risposta da quelle istituzioni che dovrebbero considerare un valore aggiunto la collaborazione offerta da chi il disagio lo vive sulla propria pelle tutti i giorni.

Il tema è la chiusura e smantellamento degli uffici di Protesica ed Assistenza Integrativa a capo della nuova ASLTO con accorpamento in un unica nuova sede. Per questo motivo dopo una prima lettera di chiarimento e successivo sollecito di cui non è mai pervenuta risposta, APIC a nome di tutte le associazioni aderenti all'azione ha deciso di diramare il presente comunicato.

Di storie come quella che sottoponiamo ne capitano infinite: non è eccezionale, ma siamo convinti che l'assuefazione sia intossicante e dannosa per tutti . Il problema che di seguito affrontiamo va oltre la questione dello smantellamento dei servizi e diventa  arroganza e sordità. 
La Direzione dell'ASL TO ama parlare di trasparenza, di dialogo: tuttavia nella pratica del gestire un servizio pubblico non fa nulla di diverso da chi tratta le persone come sudditi. 
Di seguito inviamo il riassunto di una storia che interessa i cittadini che si trovano a dover interagire con un servizio sanitario, l'ufficio Protesica ed  Assistenza Integrativa dell'ex ASLTO1 (ora parte dell'unica ASL cittadina, l'ASL Città di Torino, a seguito dell'accorpamento con l'ex ASLTO2).

Le Associazioni che sottoscrivono questa lettera sono venute a conoscenza  della comunicazione  con la quale l'ex ASL To1 forniva informazioni sulla  riorganizzazione dell'Ufficio Assistenza Protesica ed Integrativa. Tale comunicazione veniva pubblicata anche sul sito della ASLTO
In breve sintesi, i cittadini venivano informati che a partire dal 1° Luglio 2017 l'ufficio di Assistenza Protesica di Via Monginevro 130 sarebbe stato chiuso e il riferimento unico per tutte le persone afferenti all'ex ASLTO1 sarebbe stato solo più quello di Corso Corsica 55. 
Le associazioni scriventi affermano che tale  decisione ha effetti devastanti sulla quotidianità delle vite delle persone: con questo atto l'ex ASLTO1 conclude il percorso di 'smantellamento' del servizio di Assistenza Protesica e Integrativa, passando dalle iniziali 4 sedi a 1 sola sede (quella di Corso Corsica 55) per un bacino di riferimento che ammonta al 50% della popolazione della città.  Chiusi progressivamente i servizi di  via Farinelli 25, di  via S.Secondo 29 bis ed ora di via Monginevro 130, il disagio  per chi abita in un distretto sanitario dell'ex ASL TO1 molto distante da Corso Corsica 55 (zona Lingotto) è enorme; per non parlare dell'orario di apertura del servizio in tale sede che è estremamente ridotto nell'arco della settimana: spesso su una decina di sportelli quello dedicato  al servizio di assistenza protesica ed integrativa è solo 1 ed il ritiro delle autorizzazioni all'erogazione delle prestazioni è previsto solo nella giornata di martedì.
Per non parlare della disfunzione dello sportello telematico: per chi richiede autorizzazioni via telematica il tempo di attesa per ottenere risposta è mediamente di 3 mesi.
E' pur vero che tramite  le Farmacie e i negozi di articoli ortopedici, di ortottica o di audioprotesica si può  evitare di recarsi di persona allo sportello dell'Ufficio di Corso Corsica 55:  purtroppo però moltissime pratiche per l'autorizzazione alla fornitura di ausili che interessano persone con disabilità motoria o sensoriale  non sono riconducibili a farmacie o negozi .

Molte associazioni di persone con disabilità hanno  richiesto un incontro alla Direzione della ASLTO con invio di raccomandata  datata 1 agosto 2017:  alla fine di ottobre 2017 non c'è stato alcun riscontro, e non ha avuto risposta neanche il sollecito inviato da molte associazioni  alla fine del mese di settembre.
Crediamo che questa situazione che interessa  molti cittadini , dimostri come sia non veritiera la narrazione che viene fatta su molti media sul miglioramento del rapporto tra le istituzioni e le persone: queste vengono trattate alla stregua di sudditi. 
Aggiungiamo che, in spregio delle norme che prevedono l'obbligo per la P.A. della  risposta certa entro un determinato tempo , nel caso specifico questo limite (un mese) è stato superato ampiamente . 

Le Associazioni di persone con disabilità che sottoscrivono questa lettera si augurano che il loro appello non venga ignorato.

APIC - Associazione portatori impianto cocleare; CP - Coordinamento Paratetraplegici del Piemonte onlus; ATE - Associazione traumi encefalici; CSS - Ciao ci Sentiamo; CIRMAC - Centro Italiano Risveglio Musicale Risveglio (Moncalieri To); FIALS - Sportello Invalidità Torino; ANFFAS - Associazione Famiglie di Persone con Disabilità Intellettiva e/o Relazionale di Torino; CPD -Consulta Persone in Difficoltà; FIADDA - Famiglie Italiane Associate per la Difesa dei Diritti degli Audiolesi Piemonte; Il Cerchio Aperto - Associazione di Volontariato per l'integrazione delle persone con disabilità intellettiva (Torino)

c.s.

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