Alla soglia dei settant'anni, la «ragazza del Piper» si confessa in un'autobiografia che illumina anche gli angoli più nascosti di un'esistenza unica: dall'infanzia tra i canali di Venezia ai viaggi a vela sui mari del mondo, dall'amore per gli uomini all'amore per la musica. La cambio io la vita che (Einaudi) è un autoritratto intimo e sincero che svela il misterioso tra il personaggio pubblico e la donna. Patty Pravo incontra lettori e fan mercoledì 8 novembre, ore 18, al Circolo deiLlettori di Torino.
E' la storia di una cantante rivista attraverso i propri occhi, le proprie canzoni e le proprie esperienze. Patty Pravo, divina anticipatrice di mode, sofisticata figura eccentrica ed elegante, ma anche imprevedibile, ha scelto di raccontarsi a settant’anni con un libro che prende il titolo da uno dei suoi brani più celebri e più cantati nel mondo. La personalità poliedrica e bizzarra della Pravo emerge e diventa la storia di una rock star, di un personaggio che ha attraversato la scena musicale italiana distinguendosi sempre e scegliendo la rivoluzione alla sobrietà, sorprendendo e scandalizzando, lasciando il segno ovunque passasse.
Ezra Pound, Lucio Fontana, Mick Jagger, Jimi Hendrix l’hanno cercata e l’hanno corteggiata musicalmente per creare insieme, per mischiare le voci, le vite e le forme artistiche differenti in un poliedrico collage. In La cambio io la vita che emerge la Patty cantante e la Nicoletta donna, dividendo il palco dalla vita reale, il sogno dalla verità e riuscendo finalmente a scindere i due personaggi e le due straordinarie vite.
Simbolo nostalgico di un tempo tutto italiano che non tornerà, di un’epoca di tabù infranti, di una libertà da conquistare scendendo nelle piazze, Patty Pravo è nata a Venezia, dove ha studiato, per poi trasferirsi a Londra ed entrando così in contatto con un nuovo mondo. Tornata in Italia, va a Roma, dove diventa la regina del Piper, una vera star, tra minigonne e capelloni. Viene scoperta da Alberigo Crocetta che intuisce il suo talento, e poco dopo la ragazza è già negli studi di RCA dove registra Ragazzo triste. Il successo arriva immediatamente, grazie a quella voce inconfondibile e prepotente. Un nuovo personaggio della musica italiana è nato. Poi arriva Sto con te, e Qui e là, e negli anni ’70 ovunque si possono ascoltare i suoi successi, Tu mi fai girar e Pazza idea. Patty va in televisione e anche al cinema, con L’immensità. Dopo una pausa, ritorna nel 1990 vincendo il concorso canoro Una rotonda sul mare e reinterpreta in un nuovo disco i suoi successi, ma in chiave moderna. Ancora una pausa, e il successivo successo con Dimmi che non vuoi morire nel 1997, il testo è di Vasco Rossi. Il suo pubblico non la dimentica mai. Instancabile, lavora a colonne sonore, a un disco con la Piccola Orchestra Avion Travel, a un show per Rai1. Nel 2007 esce l’omaggio a Dalida, per ricordarla a vent'anni dalla morte. Del 2008 è il singolo La bambola, e nel video Patty Pravo omaggia Amy Winehouse. Per venire all’oggi, partecipa a Sanremo 2016 con l’amatissima Cieli immensi, scritto da Fortunato Zampaglione, è arrivata ai cinquant’anni di carriera. Ha vinto il premio Kinéo Excellence Award.
Ingresso libero fino a esaurimento posti