Il lavoro da fare è molto, il tempo è poco, anche perché tre giorni di manifestazione non si organizzano da soli. Ed è così che Antonio ha deciso di chiedere aiuto.
Un appello per cercare volontari, che diano una mano a organizzare la tappa torinese di “Liberi di fare” la tre giorni di dimostrazioni che i prossimi 3, 4 e 5 di novembre vedrà le persone scendere in strada per chiedere più diritti per i disabili. Dei diritti civili, di autogestione e autodeterminazione per le persone disabili, che chiedono un modo diverso per poter gestire le risorse messe a disposizione dallo Stato, secondo le proprie necessità e i propri bisogni.
L'idea è partita da dei ragazzi di Senigallia e in breve tempo è girata velocemente, fino a che si è deciso di non fare un'unica manifestazione a Roma, date soprattutto le difficoltà di spostarsi da tutta Italia per raggiungere la capitale, ma una serie di dimostrazioni della durata di tre giorni nelle maggiori città d'Italia. Il tutto “per dare visibilità e portare all'attenzione le questioni della disabilità, che non tocca solo alcune persone, dato che riguarda i diritti”. Così si è arrivati alla tappa torinese. E, “dato che non siamo agitatori professionisti”, scherza Antonio, e che la questione abbraccia tutti, si “cercano volontari” per organizzare le manifestazioni di Torino.
Le “figure richieste” sono diverse: “grafici, graffitari e scarabocchisti per cartelloni e manifesti”, “musicisti, dj, giocolieri o qualcuno che possa fare un po' di animazione”, “fotografi e videomaker a cui piaccia fare foto e video, dato che Vogliamo documentare il più possibile la manifestazione con belle foto”. L'appello è rivolto a chiunque voglia fare “qualcosa di concreto per i diritti delle persone disabili. Questo è il momento!”.
Quindi, appuntamento nelle strade di Torino, cercando nel frattempo i volontari per poter organizzare la manifestazione per i diritti civili “dei disabili e di tutti gli altri”.





