Calcio - 05 novembre 2017, 07:00

“L’Inter è molto forte, ma ha dei difetti. Toro, a Milano senza paura”

Mihajlovic invita i suoi a crederci. Niang, probabile un’altra panchina

“L’Inter è molto forte, ma ha dei difetti. Toro, a Milano senza paura”

Sulla carta, l’Inter dovrebbe fare un sol boccone del Toro. Non solo perché oggi si gioca all’ora di pranzo, orario tradizionalmente indigesto ai granata. La differenza di punti in classifica e di qualità sembra non lasciare scampo alla banda Mihajlovic, ma il tecnico ha caricato i suoi: "Loro sono molto forti, ma non esistono squadre perfette, hanno anche dei difetti... Il Toro deve moltiplicare gli sforzi ma può giocarsela, andiamo a Milano per vincere".

Il successo di domenica scorsa contro il Cagliari e il ritorno a una condizione migliore di tanti giocatori reduci da infortuni (Belotti e Obi su tutti) evidentemente inducono il tecnico a vedere il bicchiere mezzo pieno. Pur sapendo che dall’altra parte c’è una formazione costruita per lottare per lo scudetto, che assieme al Napoli è l’unica imbattuta di questo campionato. E allenata da uno Spalletti a cui Mihajlovic dedica parole al miele: “Non scopriamo di certo oggi il suo valore. Se l'Inter ha vinto dieci partite e pareggiate due il merito è anche suo”. Anche se poi, tra il serio e il faceto, ricordando una rotonda vittoria della Lazio in cui Miha giocava, quel risultato nel 1999 “aveva provocato l’esonero di Spalletti. Altra storia, altri tempi”. Basta dire che si era ancora nello scorso millennio…

Il tecnico non anticipa nulla circa il modulo, anche se è probabile che possa continuare sulla strada del 4-3-3 riproposto contro il Cagliari. Quello che farà la differenza sarà l’atteggiamento: “Voglio vedere una squadra senza paura: giocando con lo spirito del Toro potremmo metterli in difficoltà”. L’incubo esonero non è più dietro l’angolo come una settimana fa, mentre le domande trabocchetto sono sempre possibili in conferenza stampa. E dopo lo scivolone mediatico a proposito di Anna Frank, questa volta il tecnico non si fa cogliere impreparato: “Spalletti le ha dedicato un post su Instagram? Non so se l'abbia fatto per qualche motivo in particolare, sinceramente non mi interessa. Anche se quello che dice Mihajlovic diventa sempre un caso nazionale”, dichiara il tecnico, quasi a volersi togliere un sassolino dalle scarpe. “Io ho il mio modo di lavorare, ho la coscienza pulita e vado avanti”.

Inevitabile poi una domanda sui due attaccanti che saranno i protagonisti più attesi della sfida di San Siro: “Icardi è fortissimo. Magari non partecipa tanto al gioco, ma se lo perdi di vista ormai è tardi, perché ha già fatto gol. Belotti? È carico dopo la convocazione in Nazionale e la condizione sta migliorando. Mi aspetto una partita da Gallo, poi speriamo che, se gli capita il pallone buono, lo butti dentro”.  Per un Barreca nuovamente fermo, la buona notizia degli ultimi giorni è il recupero di Lyanco, anche se Mihajlovic frena: “Il ragazzo sta bene, è convocato, ma partirà dalla panchina”. Come Niang, con il tecnico che gli lancia un messaggio chiaro: “Può giocare dal primo minuto o a gara in corso, l'importante è dare il massimo, come ha fatto Obi quando è entrato contro il Cagliari. Non conta soltanto la formazione iniziale, ma anche quelli a disposizione”.

Massimo De Marzi

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