Una marcia contro le discriminazioni, ma soprattutto per mandare un messaggio che combatta gli stereotipi troppo diffusi nella nostra società. È la TFM, Trans Freedom March, che si terrà il 18 novembre a Torino, con partenza da piazza Vittorio alle ore 16.30.
"Non vuole essere fatta solo da persone trans, ma vuole coinvolgere più persone possibili, per dare un segnale importante di aiuto e supporto alle tante tipologie di umanità che soffrono di discriminazioni e di situazioni di difficoltà. Non bisogna essere trans per difendere i diritti di cui lo è", spiega Monica De Giorgis, attivista e organizzatrice dell'evento.
Anche se la data non coincide perfettamente, la marcia vuole anche ricordare la ricorrenza di un evento tragico come fu l'omicidio di Rita Hester, persona di colore e trans uccisa negli Stati Uniti nel 1998 e che ogni anno vede centinaia di città impegnate a tramandarne la memoria nel mondo. "Si pensa sia un tema di nicchia e che riguardi poche persone - spiega Monica Cerutti, assessore regionale alle pari opportunità - ma in realtà è un tema molto importante e rappresenta il diritto di autodeterminarsi, quale che sia la situazione in cui ci si trova. Per tutte le differenze e anche per le donne".
E il Piemonte non è immune a queste tragedie, visto che nel 2013 furono condannati all'ergastolo (poi ridotto a 18 anni tra le polemiche) due italiani che uccisero una transessuale brasiliana di nome Brunella nella zona di Novara.
"Il nostro territorio va nella giusta direzione, sul tema dei diritti - aggiunge Mauro Laus, presidente del consiglio Regionale - ma l'involuzione culturale cresce galoppante. Bisogna essere intolleranti verso chi è intollerante. I margine d'errore deve essere zero e i fatti di Ostia lo confermano. La politica è responsabile perché non ha creato gli anticorpi culturali".
"Chi fa politica deve vergognarsi per non aver fatto abbastanza e tutti siamo corresponsabili se fino a oggi non è stato fatto abbastanza. Non affrontare certi temi per timore di perdere voti è vergognoso e così si perde il bene comune, proprio come sta accadendo. E la politica per prima è violenta, nei rapporti e nella comunicazione".
"Oggi la Germania ha riconosciuto la possibilità del terzo sesso e in America una donna trans è stata eletta in Virginia. Ma in Italia non è ancora così buono il momento - ha concluso Marco Giusta, assessore comunale Pari Opportunità -. La città di Torino il servizio LGBT fa un grande lavoro sull'inclinazione delle persone trans, anche a livello di inserimento lavorativo".
Ma la marcia è solo uno degli eventi e iniziative che insieme cercano di costruire un messaggio importante a livello sociale. Tra questi, anche la mostra "Tra le nuvole" allestita sotto i portici di piazza Castello.