Attualità - 09 novembre 2017, 12:24

Una marcia a Torino per i diritti dei trans, ma contro tutte le discriminazioni

Il 18 novembre si terrà la manifestazione organizzata per la difesa dei diritti di ogni minoranza. Appuntamento alle 16.30 in piazza Vittorio

Una marcia a Torino per i diritti dei trans, ma contro tutte le discriminazioni

Una marcia contro le discriminazioni, ma soprattutto per mandare un messaggio che combatta gli stereotipi troppo diffusi nella nostra società. È la TFM, Trans Freedom March, che si terrà il 18 novembre a Torino, con partenza da piazza Vittorio alle ore 16.30.

"Non vuole essere fatta solo da persone trans, ma vuole coinvolgere più persone possibili, per dare un segnale importante di aiuto e supporto alle tante tipologie di umanità che soffrono di discriminazioni e di situazioni di difficoltà. Non bisogna essere trans per difendere i diritti di cui lo è", spiega Monica De Giorgis, attivista e organizzatrice dell'evento. 
 

Anche se la data non coincide perfettamente, la marcia vuole anche ricordare la ricorrenza di un evento tragico come fu l'omicidio di Rita Hester, persona di colore e trans uccisa negli Stati Uniti nel 1998 e che ogni anno vede centinaia di città impegnate a tramandarne la memoria nel mondo. "Si pensa sia un tema di nicchia e che riguardi poche persone - spiega Monica Cerutti, assessore regionale alle pari opportunità - ma in realtà è un tema molto importante e rappresenta il diritto di autodeterminarsi, quale che sia la situazione in cui ci si trova. Per tutte le differenze e anche per le donne".

E il Piemonte non è immune a queste tragedie, visto che nel 2013 furono condannati all'ergastolo (poi ridotto a 18 anni tra le polemiche) due italiani che uccisero una transessuale brasiliana di nome Brunella nella zona di Novara. 

"Il nostro territorio va nella giusta direzione, sul tema dei diritti - aggiunge Mauro Laus, presidente del consiglio Regionale - ma l'involuzione culturale cresce galoppante. Bisogna essere intolleranti verso chi è intollerante. I margine d'errore deve essere zero e i fatti di Ostia lo confermano. La politica è responsabile perché non ha creato gli anticorpi culturali".

"Chi fa politica deve vergognarsi per non aver fatto abbastanza e tutti siamo corresponsabili se fino a oggi non è stato fatto abbastanza. Non affrontare certi temi per timore di perdere voti è vergognoso e così si perde il bene comune, proprio come sta accadendo. E la politica per prima è violenta, nei rapporti e nella comunicazione".

"Oggi la Germania ha riconosciuto la possibilità del terzo sesso e in America una donna trans è stata eletta in Virginia. Ma in Italia non è ancora così buono il momento - ha concluso Marco Giusta, assessore comunale Pari Opportunità -. La città di Torino il servizio LGBT fa un grande lavoro sull'inclinazione delle persone trans, anche a livello di inserimento lavorativo". 

Ma la marcia è solo uno degli eventi e iniziative che insieme cercano di costruire un messaggio importante a livello sociale. Tra questi, anche la mostra "Tra le nuvole" allestita sotto i portici di piazza Castello.

Massimiliano Sciullo

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