- 10 novembre 2017, 07:20

Montanari e la Torino futura: "Sarà più verde, giusta e senza separazione tra periferia e centro"

"Una città capace di dialogare sia a livello locale, che nazionale e internazionale", ha dspiegato il vicesindaco

Montanari e la Torino futura: "Sarà più verde, giusta e senza separazione tra periferia e centro"

"La Torino del 2020-2030 che immagino sarà più verde, più giusta, non ci sarà separazione tra periferia e centro e i servizi saranno diffusi. Una città capace di dialogare sia a livello locale, che nazionale e internazionale".

È questa la visione del vicesindaco Guido Montanari della Torino futura, emersa durante la presentazione della revisione del piano regolatore di Torino al Castello del Valentino. Secondo l'esponente della giunta Appendino, dopo anni di crisi del comparto edilizio, le cose si stanno pian piano muovendo.

"Penso", ha spiegato l'assessore all'urbanistica, "ai circa due miliardi di investimenti sul territorio, dai 900 mila euro di Città della Salute, ai 200 milioni di Cassa Depositi e Prestiti, dai 100 milioni del Demanio, ai 30 milioni Politecnico di Torino".

"Soldi ai quali va aggiunto un piccolo tesoretto della Olimpiadi invernali 2006 dalla Fondazione XX marzo per la Biblioteca di Torino Esposizioni", ha concluso Montanari.

Cinzia Gatti

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