"La Regione non ha mai interrotto le attività di controllo delle specie che possono causare danni all’agricoltura (art. 19 della L. 157/92), ma sospeso l'attività venatoria, che non è non è strumento di controllo delle specie che causano danno, ma attività ludica in concessione".
Così i consiglieri regionali Nadia Conticelli e Vittorio Barazzotto (PD) commentano la mozione presentata da alcuni consiglieri metropolitani che chiede la riapertura della caccia per le “specie nocive per l’agricoltura”. “Nessuna specie è nociva per l'agricoltura, casomai esistono situazioni nelle quali esemplari di una certa specie possono interferire con le attività umane - precisano Conticelli e Barazzotto - La mozione confonde l'attività venatoria con il controllo delle specie che causano danni all'agricoltura”. Spiegano ancora Barazzotto e Conticelli: “La sospensione della stagione faunistica nelle zone colpite dagli incendi e nelle zone limitrofe è ampiamente giustificata dall’evento calamitoso che ha colpito quei boschi e che ha costretto gli animali a rifugiarsi nelle zone vicine, ma anche dallo stato di stress biologico a cui il patrimonio avifaunistico piemontese si trova a causa della prolungata siccità. Lo stop alla caccia non era certo mirato unicamente a favorire le azioni di soccorso”. L’assessore regionale ha agito correttamente e peraltro su istanza dell’Ispra stessa. Conticelli e Barazzotto auspicano infine che “date le condizioni avverse, lo stop alla caccia nelle zone coinvolte sia esteso a tutta la stagione venatoria, per consentire all’avifauna di ristabilirsi nei territori devastati dagli incendi".